Geopolitica

Fermare la deriva neoliberista dell’Europa, D’Alema dice cose di sinistra

9 Settembre 2016

Lo hanno accusato e lo accusano di amoreggiare con Silvio Berlusconi, su di lui fanno ricadere la responsabilità di “avere distrutto il Pci”, di “essere la causa della fine del Psi di Craxi”, e sempre di di lui dicono di avere costituito i comitati per il No al referendum costituzionale per un mancato incarico che il Premier Renzi avrebbe deciso di sottrargli in politica estera.
Insomma D’Alema Massimo da Roma, tifoso giallorosso, ma politico che quando ragiona capisci che sa stare sul pezzo con cognizione di causa, ieri sera ha messo alla Festa dell’Unità di Milano alcuni paletti all’attenzione degli astanti; compreso Sandro Gozi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli affari europei, cui si è rivolto per ricordare due o tre cose a proposito dell’Ue: “negoziare con Erdogan – ha detto l’ex Premier – riconoscergli un ruolo politico quando quest’ultimo ha riempito le carceri con oltre 40.000 persone accusate senza prove di essere oppositori del suo regime, con la scusa del colpo di Stato, costituisce una condizione inaccettabile per dialogare per una forza di sinistra. E, sempre per stare sul pezzo, D’Alema ha ricordato che quest’Europa ha nei suoi trattati i principi primi delle peggiori politiche neoliberiste che fanno della flessibilità arma di ricatto contro i lavoratori e osteggiano gli investimenti pubblici 《l’Italia da Monti in poi è passata dai 45 miliardi di investimenti annui dei primi governi di centrosinistra agli attuali 27, causa prima dell’attuale stagnazione da zero virgola di Pil》
Insomma baffino sarà anche antipatico, però dice cose vere e spesso di sinistra. Sarà un caso che i suoi interventi alle Feste del Pd siano seguitissimi?

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