Milano

“Due soldati”, Giordana e Campo Dall’Orto: l’etica e il capitalismo

22 Marzo 2017

Fanno la loro comparsa  all’Università  Statale di Milano di Milano.

L’obiettivo: presentare l’ultimo film “Due Soldati” coprodotto da Cross Production e Beta  in collaborazione con Rai Fiction.

In fondo due è il numero attorno a cui si snoda il senso di una scelta di vita. La scelta di un film. La scelta di un’azienda.

Due sono le identità dei protagonisti del film: Sasa’ ed Enzo.

Il primo fa la scorta ai camion che trasportano la droga in un Paese vicino Napoli. Il secondo è  un militare dell’Esercito Italiano  in Afghanistan.

Un lungometraggio che parla di valori.

L’ombra e la luce. La notte ed il giorno. Il male ed il bene. Che si mescolano. Che si scrutano. La coscienza in subbuglio. L’uomo di fronte a sé stesso. In mezzo, una donna, Maria. Lei è la terra di mezzo, la via d’uscita, la voce della coscienza. O il coraggio dell’incoscienza. L’elemento di unità. Il punto di contatto tra due scelte. Che si trasforma in forza, in un abbraccio emozionante. In cui il bene ed il male si guardano e si toccano. Diventando coscienza.

Due sono anche i protagonisti della giornata all’Università  Statale di Milano.

Da una parte il regista del film: Marco Tullio Giordana

Dall’altra il Direttore Generale della Rai: Antonio Campo Dall’Orto

Due, le “rappresentazioni”.  Da una parte l’impegno del regista. Prende posizioni scomode e coraggiose. Gli domando: “Come commenta la frase intimidatoria comparsa lungo le mura del Vescovado di Locri dove una mano nascosta ha scritto 《meno sbirri più lavoro》?”

La sua risposta è sorprendente. Insultare Don Ciotti, una barbarie. Chiedere meno sbirri e più lavoro, “è una realtà giusta”. “Quello che lo Stato non investe in cultura e nella scuola lo deve poi investire nell’apparato repressivo”

Ecco le sue parole

 

E poi c’è Antonio Campo Dall’Orto. 

A qualcuno interessa il film? Non sembra. A lui le domande di rito sono su Paola Perego. Sulle ragazze dell’Est che si mantengono belle anche dopo il parto e che sarebbero più  malleabili  delle donne italiane. Insomma, le sciocchezze delle scorse ore che sono salite alla ribalta dei media.

A me viene da chiedere più  semplicemente: “Mi scusi, Campo Dall’Orto, come concilia la Rai l’etica e il capitalismo? Perché  la Rai è  un’azienda che produce cultura ma deve anche fare business.

La sua risposta è  quella di chi ha appena incontrato un marziano. Non mi guarda neppure negli occhi. E, ovviamente, non sono sorpreso. Abbozza una risposta “ad una domanda d’Antan”, così battezza il mio quesito. Tralasciamo Weber. Sarei curioso di sapere se considera “vecchio” anche il messaggio di Cristo.

 

Oltre a a Campo Dell’Orto e Giordana, all’incontro era presente anche Ombretta Ingransci‘ docente della Criminalità  Organizzata Università  Statale  di Milano, Lucilla Andreucci referente di “Libera” a Milano di cui vi propongo quest’interessante intervista specie dove parla di mafia e politica

Infine presente anche il Direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta

 

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