Costume
Dialogo sopra la casetta de pora nonna
– Ciao Robi
– Ciao Cla
– Condoglianze ancora per la nonna
– Eh grazie, guarda un dolore che non sai, stava così bene e poi improvvisamente puff
– Le volevi così bene
– Si le volevo bene a pora nonna, un po’ mi ha cresciuta (la voce si rompe per la commozione)
– Ma quando è successo_
– Settimana scorsa, abbiamo fatto il funerale mercoledì
– Io volevo venire ma sai
– Lo so, non ti preoccupare, anche col Frecciarossa comunque Milano Roma non è poco, grazie che mi hai scritto. Pora nonna, sono appena uscita da casa sua
– Ah è vero, quella bella casa a (quartiere a scelta)
– Eh, sì, guarda, con tutte le sue cose ancora, che poi quando succedono queste cose devi mettere mano, è brutto
– Sì lo so, è successo anche con mia suocera, la mamma di Marco, siamo stati dietro un mese, e scartabella, ordina, butta. Poi la casa, che te ne fai? Un casino
– Non mi dire guarda, adesso con Francesco e i miei siamo proprio lì a discutere che fare. Venderla spiace, ti danno due lire e poi un immobile è sempre un valore
– Anche noi non l’abbiamo voluta vendere, poi sai Giacomo è piccolo adesso, ma quando cresce
– Certo, pure Flaminia, è che comunque sono costi. E affittarla è un casino. Ti ricordi Monica? È diventata matta con un inquilino che non le pagava l’affitto, denunce, avvocati, niente, ha perso due anni
– Ma infatti, affittare è impossibile, ti viene certa gente. Magari all’inizio sembrano tutti per bene, poi non ti pagano
– Il barista sotto casa mi ha detto di provare con gli studenti, l’università è vicina e un paio ne metti dentro, anche perché non vorrei farci lavori, con tutte le spese non è il momento
– Ma perché non fai un B&B? Con tutti i turisti che ci sono a Roma
– Sì, ma con gli studenti gli puoi lasciare i mobili così, magari poi gli affitti in nero, che in questo periodo un po’ di soldini in più fanno comodo
– Ma figurati! Dove sei tu lo affitti almeno a 100 euro a notte. Vai all’IKEA e prendi due cazzate. Noi alla fine facciamo così, adesso anche a Milano ci sono un sacco di turisti, pensa che per il salone del Mobile abbiamo guadagnato 3000 euro in una settimana
– Però, interessante. Ma c’è tanto lavoro per stargli dietro?
– Ma no, prendi due succhi di frutta e la macchina del caffè in cialde, e una signora che fa le pulizie. Se vuoi ci sono anche le agenzie che gestiscono tutte, per la casa di mia suocera abbiamo fatto così che non avevamo tempo. Due ragazzi gentilissimi, che fanno tutto loro
– Guarda, se è così ci penso. Meglio degli studenti che fanno casino, così se mi serve la casa ce l’ho a disposizione e poi avrei bisogno di un’entrata in più
– Ora ti saluto, che devo andare a prendere Giacomo. Ti abbraccio
– Grazie cara, sentiamoci presto
Morale della favola 1: finchè Cla e Robi, e anche voi, sarete nelle condizioni di fare più soldi facili e puliti affittando le casette delle nonne morte ai turisti che sciamano in mandrie nelle nostre città piuttosto che agli studenti e, non sia mai, a normali lavoratori, scapoli o ammogliati, con regolari contratti 4+4 (a cui è però riconosciuto il diitto di non pagare l’affitto e di tenere la casa in ostaggio) hai voglia a piantare tende.
Morale della favola 2: la nostra demografia disastrosa ci dice che tra poco gli studenti saranno molti, molti meno, perchè i ragazzi saranno molti, molti meno. Il 53% dei 5.064 corsi erogati da atenei non telematici nell’anno accademico 2021/22 aveva meno di 50 iscritti e, con un minor gettito per il calo demografico stimato per il 2040 nell’equivalente di quello dei 7 maggiori atenei italiani (-613 milioni di €), molti atenei si troveranno presto in condizioni di non sostenibilità finanziaria di fronte a cali della popolazione 18-21 anni al 2040 ovunque in doppia cifra (superiori al 30% in Puglia, Basilicata e Sardegna).
Quindi va bene agire sull’hardware, ma farei attenione anche al software.
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