Milano

Come cambia Milano nei prossimi dieci anni

17 Giugno 2020

Una nuova logistica urbana,fondata su un’innovativa gestione dell’ultimo miglio urbano, differenziando tra sistema alimentare e non alimentare. Ripensamento del prolungamento delle linee metropolitane ( si lavora per arrivare fino a Monza); incentivazione della mobilità ecosostenibile. Riorganizzazione dei mercati comunali e predisposizione di nuove aree coperte; ristrutturazione degli oltre 400 mila immobili residenziali che precedono gli anni 90 in chiave ambientale.

Cosi Franco D’Alfonso, di Alleanza Civica, non solo declina le linee guida della prossima campagna elettorale milanese del suo movimento, ma dispiega il progetto della città nei prossimi dieci anni. Semplificazione, digitalizzazione, decentramento. Condizioni necessarie per avviare una compiuta modernizzazione del capoluogo lombardo con l’impegno di velocizzare le procedure burocratiche.

“Pensiamo ad un rinnovamento che parta da un sindaco Sala in discontinuità con se stesso, come discontinuo fu il passaggio dalla Moratti a Pisapia”. Un processo, dice ancora il numero uno di Alleanza Civica, che sia di rottura. Non solo nella digitalizzazione con nuove infrastrutture e competenze: ma anche nella medicina del territorio, conseguita attraverso “La promozione di Case della Salute convenzionate con il Sistema Sanitario Regionale, con l’integrazione delle reti socio sanitarie e assistenziali esistenti anche per rafforzare i servizi di assistenza domiciliare integrata.”

Asset strategici: la ricerca di base e applicata, una potente infrastruttura d’information technology, accompagnata da una semplificazione burocratica.
E non manca neppure una riflessione sulla navigabilità dei navigli che potrebbe trasformare il volto e in parte anche la logistica della città. Guardare avanti, a dieci anni da oggi, “come dieci anni fa guardammo alla Milano di oggi, città a vocazione green e internazionale”. Infine l’apertura ad un back to the future: il decentramento come politica dal basso, in cui i municipi gestiscano risorse e bilanci in modo autonomo, in un’ottica federale per approdare poi ad un’idea di fusione tra Città metropolitana e Comune di Milano.

Milano città Stato? Non ancora, ma la direzione è quella.

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