Milano
Cappato denuncia Sky, chiede riparazione. Ed ha ragione
Stasera su Sky il confronto tra candidati sindaco a Milano si tiene tra alcuni candidati – 3 su 9 – selezionati a discrezione dell’emittente tv per una prima serata all’americana con podio in piedi, pubblico in sala e televoto via app. Fico, ma questo viola le norme sulla Par Condicio che impone parità totale di spazi e visibilità a tutti partecipanti alla competizione elettorale.
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Il candidato sindaco di Radicali, Marco Cappato, è tra i 4 esclusi dal confronto super-fico di stasera con Beppe Sala (Pd), Stefano Parisi (Centrodestra con Lega) e Gianluca Corrado (M5S) – gli altri paria sono Mardegan, Santambrogio, Rizzo, Azzareto, Baldini. A questi era stato concesso a metà della scorsa settimana un analogo tempo televisivo ma alle 4 del pomeriggio, senza pubblico in sala né televoto né pubblicità o live-twitting ecc. Nulla, un confronto clandestino.
Cappato ha presentato ricorso all’AgCom chiedendo a Sky una riparazione urgente. Il punto è: con quali criteri Sky decide a quali candidati offrire un trattamento mediatico di favore? Su quali basi l’emittente stabilisce chi sono “i candidati di serie A e quelli di serie B”?
La Par Condicio prevede che i partecipanti ai confronti tra candidati sindaco siano sorteggiati e non selezionati “sulla base di criteri politici arbitrariamente scelti dall’emittente” – come denunciano invece i Radicali nell’esposto all’Autorità Garante per le telecomunicazioni.
Oltre al diverso peso televisivo, al diverso format della trasmissione, alla diversa modalità di interazione offerta al pubblico, Sky ha esagerato anche con la pubblicità sul confronto tra i big – negata invece ai candidati “minori” – con cui da giorni inonda gli spettatori on air e on line.
Sky è ancora in tempo per arginare il danno. Un danno che, oltre alla qualità dell’informazione elettorale, fa anche alla qualità televisiva del programma. I temi radicali sono negli ultimi giorni diventati i temi degli altri candidati. Sala ha dato ragione a Cappato su tutto, arrivando a dire di aver pure votato Radicale. Parisi non riesce a trovare punti di dissidio – mentre ne ha una caterva con l’alleato leghista. Il grillino Corrado, che di suo non ha né talento né appeal – scopiazza il programma dei Radicali e persino la creatività della campagna.
Cappato oscura mediaticamente e politicamente i rivali che per Sky sono invece la serie A della competizione elettorale milanese. Non si direbbe però a giudicare dall’attenzione dei media internazionali e dai social dove il candidato che scalda e motiva di più – e non solo perché sta anche su Tinder – sembra essere proprio Marco Cappato. Che oltretutto stasera dubitiamo se ne stia rassegnato a guardare i competitori-inseguitori alla Tv.
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