Milano
Berlusconi sindaco di Milano?
La rinuncia ufficiale del sindaco Pisapia di ricandidarsi alle prossime elezioni continua a suscitare in Milano una certa agitazione politica perchè, così sembra di capire, nessun partito o gruppo aveva in tasca già pronta una caricatura sostenibile sia a destra che a sinistra.
A sinistra, o per meglio dire al centrosinistra, un gruppo di professori della Bocconi avrebbe intenzione di portare come candidato Umberto Ambrosoli, ora consigliere regionale. La scarsa iniziativa politica che però ha caratterizzato il personaggio nel corso di questi anni non lo consigliano per una candidatura a grande raggio d’altronde anche l’Assessore all’urbanistica De Cesaris, che dico sommessamente a me non dispiacerebbe, sembra non essere in grado di affrontare la necessaria carica di popolarità per una così vasta platea.
Sulla destra si è prontamente candidato Salvini neo capo della Lega ma tutti capiscono che non riuscirebbe a convincere il centro moderato degli elettori milanesi.
Però negli ultimi giorni è stato candidato come un fulmine in una giornata estiva nientemeno che Silvio Berlusconi il fatto è sembrato così stravagante che pare non si voglia insistere anche perchè la legge Severino ovviamente incombe per la verità l’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, forte di una vittoria alle primarie del Pd, vuol forzare i termini di questa legge e candidarsi per la regione Campania, eventualmente eletto, impugnarla. Anche Berlusconi potrebbe fare la stessa cosa a partire da una candidatura alle primarie e cercare anch’egli di forzare la barcollante costituzionalità della legge Severino sia nei suoi effetti retroattivi sia nella sua logica che sostanzialmente, secondo alcuni, interferisce sul potere dei giudici di comminare la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici.
Per ora le acque sembrano calme, quasi melmose, ma non è detto che dopo le prossime elezioni regionali, anche in relazione ai risultati di queste, la battaglia improvvisamente si accenda e i milanesi siano sballottati tra candidature di grande impatto mediatico. Tutto, come sempre, senza progetti precisi anche per il “dopo Expo” e per la nascita della Città Metropolitana.
(Largo ai vecchi)
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