Milano
Beppe Sala, qualche pensiero sul mio Sindaco che si è autosospeso
Su Beppe Sala sindaco di Milano indagato e che si autosospende voglio fare una riflessione su tre piani di pensiero diversi: quello giudiziario, quello politico e quello umano.
Ancora una volta la magistratura prova a prevaricare la politica, e non perché, com’è sacrosanto che sia, in presenza di reati questi non vadano indagati e giudicati, ma per i suoi modi e meccanismi. L’indagine sulla “Piastra dei servizi” di Expo Milano 2015 (di cui rimando a qui per gli aspetti più tecnici http://bit.ly/2hzohOb) risente in grande parte della zuffa che da tempo ha luogo all’interno della Procura di Milano. L’atto più recente è quello che vede da una parte la richiesta da parte dei pm di archiviazione del fascicolo e dall’altra il respingimento della suddetta richiesta con l’indicazione di indagini supplementari per un massimo di 6 mesi.
Quello che colpisce, come sempre, è il fatto che l’avviso di garanzia non sia arrivato in primissima istanza a Sala, come doveroso in qualsivoglia Stato di diritto, ma alla stampa.
Ieri sera il Sindaco ha scritto “apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative ho deciso di autosospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano“. Un ulteriore approfondimento sul senso di ciò che viene contestato al Sindaco lo trovate qui http://bit.ly/2hATvok.
Ora il piano politico, quello che vede Sala “autosospendersi” da Sindaco di Milano, un’azione che – ringrazio Luca La Camera per la puntualità d’analisi – lo lascia formalmente in carica rispetto agli effetti giuridici della sua nomina, (auto)limitandolo a non esercitare effettivamente le sue funzioni. Sala così facendo dichiara di essere temporaneamente impedito a svolgere il mandato, abilitando la sostituzione permanente da parte della Vicesindaco Scavuzzo.
Io sono e sarà garantista finché campo, e ci credo tanto e davvero sin da sempre, che non possa essere lasciata a media e magistratura (qui poi si dovrebbe aprire il macro-argomento della Responsabilità civile dei magistrati) la possibilità di stroncare personaggi noti e politici prima che questi vengano, nel caso, condannati al terzo grado di giudizio. Sono troppi i casi di indagini che si sono risolte in niente e di politici onesti che hanno pagato conseguenze umane e di carriera. Sala è indagato, non condannato.
E per questo non si deve dimettere, anche e a maggior ragione in questo clima sempre peggiore di populismo imperante (e sul tema, compagni di partito miei, basta provare a vincere la gara coi grillini mettendovi al loro stesso livello di basso moralismo).
Milano è in una grande fase di rilancio, deve andare avanti ributtandosi a testa china sui tanti progetti che la vedono coinvolta. Come sugli Scali Ferroviari di cui si sta parlando in questi giorni, ad esempio. Massima fiducia nella squadra attorno a Sala, con l’augurio che riesca a gestire nel migliore dei modi questa fase difficile per Milano e i suoi cittadini: in bocca al lupo soprattutto alla Vicesindaco Anna Scavuzzo.
Chiudo sul piano umano, quello che mi porta a pensare a Beppe come alla persona che conosco, per cui tanto mi sono impegnato fin dalle Primarie, e che ho apprezzato sempre più in crescendo da un anno quasi esatto a questa parte (qui una base da cui partire per descrivere l’uomo Beppe, anche in un momento così delicato come questo http://bit.ly/2hMQvWa).
Io nel mio Sindaco ho fiducia totale, sono assolutamente convinto anche io di quello che ha sempre sostenuto dicendo “sono sicuro di essermi sempre comportato in modo corretto: sarei un pazzo a candidarmi, altrimenti”. Conosco la dignità che l’ha portato ad autosospendersi e il pragmatismo ambrosiano che l’ha sempre guidato. Non è una scelta da tutti quella di Sala. Ora speriamo che quest’ombra si dipani il prima possibile perché Milano ha grande bisogno di lui, noi intanto rimaniamo a fianco dell’idea di politica e di città che con lui sosteniamo insieme. #AvantiMilano
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