Milano

Arcobaleni, tramonti, Expo: su Instagram Milano batte Roma

25 Settembre 2015

Se è vero che secondo Google Maps Roma è la seconda città più fotografata del mondo, dietro solo a New York, è anche vero che su Instagram, social network fotografico per eccellenza che ha appena festeggiato un impronosticabile sorpasso su Twitter (400 milioni di utenti contro 360), la città italiana più valorizzata è Milano. E anche nettamente.

Il capoluogo lombardo non avrà il patrimonio artistico della Città Eterna, ma il suo dinamismo, le sue continue evoluzioni e i grandi eventi come l’Expo non lasciano indifferenti cittadini e turisti. Senza contare che di recente, a dispetto dell’immagine (sempre più superata) della città della nebbia e del grigiore, Milano ha registrato anche exploit meteorologici che hanno fatto impazzire i social, come quel meraviglioso doppio arcobaleno che mercoledì scorso ha contribuito a un tramonto quasi irreale.

Risultato, l’hastag #Milano batte l’hastag #Roma: al 25 settembre 2015 il verdetto è 6,735,223 geolocalizzazioni per la città meneghina contro 6,419,547 per la Capitale, che pure può contare su sole, mare e Colosseo. Il divario si scava ulteriormente considerando anche hashtag collaterali ma immediatamente riconducibili a una delle due città: tra #milanocity, #milanofashionweek, #milanodavedere, #milano2015, #milanoexpo, #bellamilano e quant’altri, Milano aggiunge quasi un’altra mezza milionata di clic (circa 470mila, per la precisione), mentre  Roma, che comunque tendenzialmente è taggata quasi solo da turisti e meno esaltata dai suoi cittadini (la maggior parte degli hashtag sono in inglese, come #romanforum, #romanholiday etc), ne aggiunge meno di 200mila.

Che Roma sia la città dei turisti e Milano quella amata dagli stessi milanesi lo racconta anche un altro dato: l’hashtag in lingua inglese delle due città (#rome e #milan) vede prevalere la Capitale 6,668,124 post contro  5,398,037. Del resto Roma è la città più bella del mondo e se i turisti accorrono in Italia è per vedere lei. Ma Milano, a quanto pare, non è così da buttare. Anzi.

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