Milano

Agenda politica: tra promesse e il bisogno di lavoro

31 Gennaio 2017

Giornata intensa quella di lunedì 30 Gennaio. A Palazzo Marino si presentano durante il Consiglio Comunale i cittadini del quartiere Figino. “Chiediamo di essere ascoltati, dopo le elezioni sono spariti tutti”. L’unico che li sta ad ascoltare è  Carlo Monguzzi; che infatti li accoglie e li accompagna dai giornalisti presenti. Abbiamo raccolto la testimonianza dei cittadini di questo quartiere periferico di Milano.

Abbiamo anche raccolto la testimonianza di Giulio Trevisani di Articolo 4, un’associazione che si occupa degli over 40 che hanno perso il lavoro e non riescono a ricollocarsi. A Milano la situazione lavorativa si fa sempre più difficile per chi perde il lavoro.

Parla Giulio Trevisani di Articolo 4

 Parla Graziano Galli comitato Figino Milano

Dal Congresso della Filca Cisl Pavia Lodi, Sindacato territoriale del settore delle Costruzioni, Enrico Vizza, Segretario FENEALUIL Milano Lodi Pavia e Lombardia e Vice Presidente dell’ Ente Esedil Cpt Pavia, rilancia un “Patto sicurezza legalità” per l’ intero comparto dell’ Edilizia su tutto il territorio Pavese .
Dopo aver portato i saluti della Segreteria Territoriale e Regionale, Enrico Vizza è tornato a rilanciare alcuni temi che hanno sempre visto le Organizzazioni Sindacali lavorare in modo unitario.
“La crisi economica generale del 2008 a cui si è succeduta quella del settore delle costruzioni con un dimezzamento dei propri addetti, come evidenziano i report delle Casse Edili a livello nazionale, ha notevolmente cambiato il settore, evidenziando un diverso atteggiamento rispetto al corpo normativo di riferimento.
Tutte le crisi, osserva Vizza, iniziano con un percorso e si concludono con un mondo che cambia; ciò è esattamente quanto è accaduto in Edilizia e nel mercato del lavoro del settore.
Pavia è sempre stato un territorio ove le Parti sociali hanno intercettato alcuni fenomeni, (tra cui il lavoro part time nel cantiere, l’anomalia per chi lavora in cantiere, i lavoratori in distacco transnazionale, i lavoratori edili pagati con i voucher), che hanno fatto venire meno il rispetto delle regole contrattuali e di conseguenza creato un dumping tra chi rispetta le regole (Contratto di lavoro, iscrizione alla Cassa Edile, formazione e sicurezza) e chi mette a rischio la salute dei lavoratori e disconosce salari e diritti”.

Un Patto Legalità, Sicurezza e Regolarità per tutti i cantieri che vengono avviati nel territorio Pavese, sottoscritto tra Istituzioni, Sindacati e Imprese, dichiara Vizza, è la strada da percorrere, promuovendo il rispetto delle regole contrattuali e la valorizzazione degli Enti Bilaterali Cassa Edile, Esedil e Cpt .
La formazione a Pavia non è solo forma bensì sostanza.
Nonostante la perdita di numerose Imprese e Lavoratori dal settore, l’attività formativa di Esedil, negli anni dal 2014 al 2016, ha visto l’erogazione di oltre 200 corsi, dal corso di base sulla sicurezza in cantiere, al conduttore di muletto, per un totale di oltre 2600 addetti formati e di oltre 50.000 ore Ofa (obbligo formativo aggiuntivo). Si aggiungono altresì oltre 20 seminari tecnici e informativi a cui hanno partecipato oltre 350 tra professionisti e addetti del settore per un totale di oltre 1500 ore Ofa.
Dati che avrebbero potuto essere ancora più significativi se ad una gran parte degli operatori edili non venissero applicate forme di contrattazione inusuali o al peggio tipologie di contrattualistica giuslavoristica di tutt’altra natura e pertanto a danno di quella edile, seppur in presenza di una chiara attività di costruzione, facendo leva sulla scusante, del tutto fittizia, del risparmio economico. Ancora una volta nel settore, dichiara Vizza, prevale la tecnica del “metro e orologio” a cui si aggiunge la “moneta”, ossia privilegiare il modus operandi che prevede più “metri” quadri /cubi di attività in meno tempo (“orologio”), al fine di ottenere un risparmio (“moneta”) che tuttavia mette ad alto rischio di infortuni sul lavoro chi opera in edilizia.
In questo momento, caratterizzato da segnali, seppur timidi, di fattiva ripresa, occorre stringere le maglie della regolamentazione e rifocalizzarsi sulla rilevanza delle regole e ancor di più del rispetto delle stesse per la tutela di tutti gli attori coinvolti:

propri addetti, come evidenziano i report delle Casse Edili a livello nazionale, ha notevolmente cambiato il settore, evidenziando un diverso atteggiamento rispetto al corpo normativo di riferimento.
Tutte le crisi, osserva Vizza, iniziano con un percorso e si concludono con un mondo che cambia; ciò è esattamente quanto è accaduto in Edilizia e nel mercato del lavoro del settore.
Pavia è sempre stato un territorio ove le Parti sociali hanno intercettato alcuni fenomeni, (tra cui il lavoro part time nel cantiere, l’anomalia per chi lavora in cantiere, i lavoratori in distacco transnazionale, i lavoratori edili pagati con i voucher), che hanno fatto venire meno il rispetto delle regole contrattuali e di conseguenza creato un dumping tra chi rispetta le regole (Contratto di lavoro, iscrizione alla Cassa Edile, formazione e sicurezza) e chi mette a rischio la salute dei lavoratori e disconosce salari e diritti”.

Un Patto Legalità, Sicurezza e Regolarità per tutti i cantieri che vengono avviati nel territorio Pavese, sottoscritto tra Istituzioni, Sindacati e Imprese, dichiara Vizza, è la strada da percorrere, promuovendo il rispetto delle regole contrattuali e la valorizzazione degli Enti Bilaterali Cassa Edile, Esedil e Cpt .
La formazione a Pavia non è solo forma bensì sostanza.
Nonostante la perdita di numerose Imprese e Lavoratori dal settore, l’attività formativa di Esedil, negli anni dal 2014 al 2016, ha visto l’erogazione di oltre 200 corsi, dal corso di base sulla sicurezza in cantiere, al conduttore di muletto, per un totale di oltre 2600 addetti formati e di oltre 50.000 ore Ofa (obbligo formativo aggiuntivo). Si aggiungono altresì oltre 20 seminari tecnici e informativi a cui hanno partecipato oltre 350 tra professionisti e addetti del settore per un totale di oltre 1500 ore Ofa.
Dati che avrebbero potuto essere ancora più significativi se ad una gran parte degli operatori edili non venissero applicate forme di contrattazione inusuali o al peggio tipologie di contrattualistica giuslavoristica di tutt’altra natura e pertanto a danno di quella edile, seppur in presenza di una chiara attività di costruzione, facendo leva sulla scusante, del tutto fittizia, del risparmio economico. Ancora una volta nel settore, dichiara Vizza, prevale la tecnica del “metro e orologio” a cui si aggiunge la “moneta”, ossia privilegiare il modus operandi che prevede più “metri” quadri /cubi di attività in meno tempo (“orologio”), al fine di ottenere un risparmio (“moneta”) che tuttavia mette ad alto rischio di infortuni sul lavoro chi opera in edilizia.

 

 

 

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