Milano

Milano condanna Craxi e vota contro la sua politica: 267 a 222

25 Ottobre 2016

267 a 222, questo è il verdetto con cui la giuria popolare di Milano ha condannato la vita politica di Bettino Craxi. Al Teatro Carcano Ciro Cascone Pm, da una parte, e Claudio Martelli, avvocato di difesa, dall’altra, non mancano di colpirsi davanti al pubblico a fronte dei tre capi d’imputazione letti dal presidente della Corte Fabio Roia

Tra i protagonisti della piece teatrale “Processo alla storia” organizzata e voluta da Elisa Greco, e giunta alla sua sesta edizione, i testimoni d’accusa Piero Colaprico giornalista di Repubblica e Maxia Zandonai giornalista di Rai tre, tra i testimoni della difesa Bobo Craxi, Annalisa Chirico e Melania Rizzoli

Il processo comincia con la lettura dei tre seguenti capid’imputazione:

●Responsabilità di aver mal gestito l’economia

●Responsabile di aver violato la legge in occasione della Lex Mammì che portò in dote a Berlusconi le frequenze su cui consentire le trasmissioni Fininvest

● Responsabile di aver salvato Abu Abbas dopo l’attentato sull’Achille Lauro in cui rimase ucciso un passeggero americano, ebreo, in carrozzella

Il Pm accusa Craxi di aver violato la legge in tutti e tre i casi. Per aver consentito ad Abbas di scappare con passaporto diplomatico consegnato in fretta e furia dall’Italia malgrado gli americani ne chiedessero la consegna.

La colpevolezza di aver consentito a Berlusconi di violare la legge quando c’era il solo monopolio Rai

Infine di aver mancato agli obblighi di buona amministrazione facendo salire debito pubblico e disoccupazione

Claudio Martelli ha replicato punto su punto chiedendo l’assoluzione

● Sì può parlare di violazione quando ad essere negato è il diritto al pluralismo? Ha detto riferito alla legge posta in essere per permettere alle tv di Berlusconi di trasmettere

● Può un capo di governo essere accusato di aver salvato centinaia di passeggeri che erano sequestrati da quattro giovani terroristi, salvando così loro la vita?

●Può Craxi dirsi colpevole di aver mal gestito l’economia avendo portato il Pil da uno strimintizito + 1% al +4,5%?

E può un uomo come lui, che ha chiamato il più rigoroso degli economisti, Bruno Visentin alla guida del dicastero economico, essere accusato di aver mal gestito I conti pubblici avendo anche grazie al referendum sulla scala mobile fermato l’inflazione galoppante (al 16%)?

Il pubblico si è espresso. Martelli è caduto giocando male la carta del rapporto con la magistratura, iniziativa che oltre che irritare la corte, ha spostato a suo sfavore parte del pubblico

Qui sotto i momenti salienti

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