Arte
15 novembre 2016 | R.I.P. a Milano
Il 15 novembre 2016 alle ore 18.00 in via Venini 18 (viale Brianza) viene presentato il progetto R.I.P. del Moronauta per dimostrare che la curiosità non può essere insegnata solo da bambini.
R.I.P. lavora sul concetto di prenostalgia, la nostalgia che si può provare per qualcosa prima ancora che questa se ne sia andata. Anticipando una nostalgia ancora latente, l’opera vuole dare a chi la osserva la possibilità di sentirsi curioso verso un elemento ignorato e dimenticato come la cabina telefonica. Infatti, alcune cabine sono ancora tra noi, ma è come se nella mente collettiva fossero tutte già sparite. Non le consideriamo più. Un simbolico “frammento” di cabina della SIP viene ricontestualizzato esattamente nei luoghi in cui esse si trovavano tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ‘90 – gli anni d’oro del telefono pubblico, le cui tracce fisiche (anch’esse ignorate, come le colonnine elettriche, i basamenti in cemento, i tombini) rappresentano dei veri e propri reperti archeologici dell’era pre-digitale, pronti ad accogliere l’installazione. Nel frattempo, tutt’attorno la città è cambiata: strade, marciapiedi, aiuole, pensiline hanno ingoiato gli angoli dove una volta si trovavano le cabine. Tuttavia, grazie al ritrovamento fortuito di un vecchio Tuttocittà di fine anni ’80, è stato possibile documentare i segni della loro presenza e collocare l’installazione concordemente a questa “mappa emotiva”.
Oltre a collocare l’opera nello spazio pubblico, ricontestualizzando dei luoghi unici prima che si perdano nel tempo, il Moronauta ha condiviso apertamente il processo di ricerca che ha portato alla realizzazione del lavoro nella pagina Facebook Prontopronto e nell’omonimo blog Tumblr.
Aprire il processo significa offrire a chi osserva più punti d’ingresso all’opera: più punti per sentirsi incuriositi e, seguendo il filo liberatorio della propria curiosità, giungere a porsi autonomamente delle domande fondamentali riguardo i nostri effettivi bisogni, la narrativa della nostra esistenza, e soprattutto il valore dello spazio e del tempo che dedichiamo alla comunicazione nella nostra quotidianità.
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