Londra
la carica laburista guidata da keir Starmer
Nella foto di copertina, le possibili intenzioni di voto dell’UK nelle prossime consultazioni politiche generali.
In prossimità delle elezioni generali britanniche, il giornale The Economist[1] ha condotto una sua analisi di previsione attraverso il sistema di Regressione Multilivello e Post-stratificazione (MRP). I dati indicherebbero una maggioranza Labour schiacciante, utile per conquistare 465 dei 632 seggi in Inghilterra, Scozia e Galles, ottenendo così la più ampia maggioranza dalla seconda guerra mondiale. Nel frattempo, il Partito conservatore al potere, che ha ottenuto 365 seggi nel 2019, è destinato a crollare a soli 76, il numero più basso della sua storia. Sono state anche studiate le intenzioni di voto, utilizzando vari parametri quali fascia di età, sesso, etnia, livello di istruzione, collegio elettorale e cronologia elettorale degli elettori con risultati sorprendenti. Ad esempio, il sistema MRP dipinge un quadro straordinariamente desolante per i conservatori. Gran parte della base elettorale del partito lo sta abbandonando per Reform UK, un partito populista di destra che ha guadagnato terreno nei sondaggi da quando Nigel Farage, uno dei leader della campagna di successo per l’uscita della Gran Bretagna dall’UE nel 2016, ha annunciato che avrebbe schierarsi per il Parlamento. L’MRP prevede che Reform UK, che non ha mai vinto un seggio prima, otterrà il 14% dei voti nazionali e tre seggi. I conservatori se la passano male anche nella competizione diretta con i liberaldemocratici: secondo l’MRP, il terzo partito britannico otterrebbe 52 seggi, il numero più alto dal 2010. Anche nei seggi in cui i conservatori non sono competitivi, tuttavia, i laburisti riscuoterebbero consensi, in particolare in Scozia, dove si stima che il Partito nazionale scozzese scenderà da 48 a 29 seggi, con il pressochè totale abbandono dei desiderata autonomisti.
Il sistema MRP, secondo The Economist, prevede dati in coerenza con quanto già annunciato da gran parte dei sondaggi tradizionali che hanno da tempo indicato
che il Partito Laburista è sulla buona strada per conquistare 465 dei 632 seggi in Inghilterra, Scozia e Galles, ottenendo la più ampia maggioranza dalla Seconda guerra mondiale. Nel frattempo, il Partito conservatore al potere, che ha ottenuto 365 seggi nel 2019, è destinato a crollare a soli 76, il numero più basso della sua storia.
Sorprende che le proiezioni dell’Economist mostrino il medesimo comportamento già rilevato in Francia: laburisti in UK, come il Nuovo Fronte Popolare in Francia, ossia i riformisti di sinistra, sembrano radicati nei centri urbani lasciando le periferie ai Conservatori. Londra, Manchester, Cardiff, Liverpool saldamente laburiste come dimostra la Fig. 1.
[1] The Economist Our new “mega-poll” gives Labour an expected majority of 280 seats.26.06.24
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