Genova

Suq Festival a Genova, tra il teatro e l’Afghanistan

23 Agosto 2021

Genova, città aperta. Luogo da sempre votato all’incontro e all’accoglienza, l’antico centro marinaro possiede antiche tradizioni di ospitalità e di solidarietà. I genovesi sono sensibili e disponibili verso chi ha dovuto lasciare il proprio Paese a causa delle guerre e della miseria, memori anche del fatto che proprio da questo porto partirono i bastimenti di tanti italiani in cerca di lavoro, diretti in America negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Non poteva che nascere qui il Suq festival, da ventitrè anni probabilmente la più importante rassegna dedicata ai temi del dialogo e del confronto culturale. L’appuntamento è al Porto Antico, Piazza delle Feste, dal 27 agosto al 5 settembre. Dieci giorni di festival, con sette spettacoli teatrali, due prime nazionali, musica, incontri cucine dal mondo, showcooking e worshop, diretti da Carla Peirolero e riconosciuto “Best practice d’Europa” che si aprirà con il concerto di Pietra Montecorvino e sarà animato da decine di artisti provenienti da diversi Paesi. E sulla manifestazione è piombata l’attualità con la situazione di emergenza sociale e umanitaria determinatasi in Afghanistan dopo la presa del potere dei Talibani,  con la urgente necessità di avviare corridoi umanitari, proteggere i diritti dei bambini e delle donne in particolare.

“Prima ancora che accadesse il disastro a cui stiamo assistendo in questi giorni, e cioè a inizio luglio _ racconta Carla Peirolero, direttrice artistica di Suq _ avevamo deciso di invitare a un incontro sul tema “Migrazioni, diritti, un mondo nuovo da costruire” (3 settembre alle19) Enaiatollah Akbari che insieme a Fabio Geda nel 2010 ha scritto “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Ora hanno scritto un secondo libro, “Storia di un figlio andata e ritorno”, che presenteremo al Suq. Enaiatollah, di etnìa hazara, viveva a Nava, un villaggio dell’Afghanistan da dove stato costretto a fuggire a causa delle persecuzioni dei talebani, all’età di 10 anni. Ha attraversato il Pakistan, l’Iran, la Turchia, la Grecia e finalmente, nel vano vicino al motore di un tir, è arrivato al porto di Venezia, dodici anni fa. Ha ottenuto il permesso come rifugiato. Adesso è laureato, vive a Torino e lavora all’Università (Scienze internazionali e della Cooperazione). All’incontro parteciperanno Goffredo Fofi e Alessandra Ballerini (un avvocato che difende i migranti, oltre a difendere la famiglia Regeni), la conduzione è di Emilia Marasco. Sarà inevitabile parlare soprattutto dell’Afghanistan, sentendo dalla voce di Enaiatollah per capire cosa sa dalla sua famiglia, dagli amici che vivono là. Sui corridoi umanitari, soprattutto Ballerini per la sua esperienza potrà fornirci approfondimenti. Noi siamo aperti a condividere iniziative che possano nascere in questi giorni, soprattutto sulla tematica delle scuole e delle donne. Tra l’altro quest’anno, con l’iniziativa solidale pensata insieme a Coop Liguria, comprando i biglietti degli spettacoli teatrali si contribuisce a una raccolta di prodotti che verranno donati al Centro “Per non subire violenza” di Genova. C’è da sempre un’attenzione speciale del Suq nei confronti delle donne. Forse perché due donne lo hanno fondato”.

La cantante Pietra Montecorvino inaugurerà con un concerto l’ampio programma di teatro, musica e incontri del Suq Festival al Porto Antico di Genova

“Noi siam peregrini come voi siete” è un verso scritto nella “Commedia” da Dante Alighieri (Purgatorio, canto II) che Suq festival questo anno ha voluto fare in proprio, omaggiando il Sommo Poeta a 700 anni dalla sua scomparsa, e ricordandolo anche come poeta ed esule in cerca della libertà ed esule in cerca di accoglienza. Il tema dell’emigrazione, al centro del Suq Festival, continua ad essere uno dei punti forti da risolvere nell’agenda di Italia ed Europa.

“È centrale questo tema, le migrazioni, di oggi e di sempre, e non potevamo non approfittare di Dante, del suo essere in fondo un esule, un rifugiato, che ha capito come “sa di sale lo pane altrui”, per siglare questo ventitreesimo Suq Festival, il secondo dell’era Covid, che di sicuro mette ancora più in evidenza i problemi. Da sempre, dalla sua fondazione _ spiega Peirolero _ abbiamo pensato che fosse necessario un nuovo punto di vista, mostrare “il bello che il viaggio degli altri ci portano”. La cultura deve avere questo compito, l’arte, il teatro, la musica, ma anche la cultura del cibo, o l’artigianato possono raccontare la ricchezza e la storia di paesi che nella cronaca quotidiana vengono associati ad arretratezza, malaffare, terrorismo. Non si vogliono negare i problemi, ma bisogna conoscere, incontrare, avere occasioni per andare oltre gli stereotipi. Quando eravamo noi a emigrare, certo vivevamo in grande povertà, o perlomeno c’era un’ampia fascia di popolazione che faceva la fame, eppure l’Italia era il paese di Dante e del Rinascimento, del Colosseo e della canzone napoletana, di Eduardo e di Rossini, e di una tradizione culinaria eccellente. Mica solo della mafia, come venivamo descritti. Questo è il nostro impegno, la nostra ricerca artistica. Ed è sicuramente anche un gesto politico. Come potrebbe non esserlo. Ma le decisioni, le soluzioni spettano ad altri. Noi cerchiamo di creare le condizioni per cui si guardi all’altro con interesse e non solo con paura e diffidenza”.

Un momento dello spettacolo teatrale “Il mio canto libero”, da un progetto di Paola Bigatto che sarà presentato in prima nazionale al Suq Festival

Dopo l’apertura con il concerto della Montecorvino, giorno per giorno si articolerà il programma del Teatro del Dialogo composto da sette spettacoli, di cui uno, “Il mio canto libero” in prima nazionale è prodotto dalla compagnia del Suq. Lo spettacolo nato da un progetto teatrale di Paola Bigatto,  in scena con Enrico Campanati, Carla Peirolero, Esmeralda Sciascia (canto), Marco Cravero (chitarra) propone voci diverse e tante lingue per Dante, Si potranno così ascoltare i versi della Divina Commedia in arabo e in genovese, spagnolo e italiano (il 28 e il 29 agosto). Altra produzione in anteprima nazionale sarà “Love me tender. Un racconto sulle dipendenze e sull’amore” con Shi Yang Shi che ne è autore assieme a Renata Ciaravino (2 settembre). Tra gli altri allestimenti da segnalare “Il riscatto” di e con Mohamed Ba (30 agosto); “Dannatamente libero. La voce di chi non ha voce” con Bintou Quattara (1 settembre); il monologo ecosostenibile “Mi abbatto e sono felice” con Daniele Ronco (31 agosto); “F.Perdere le cose” di Kepler-52 (5 settembre); “Sotto la tenda. Un’avventura tra mari e deserti” di e con Abderrahim El Hadiri (30 agosto e 31 per bambini e famiglie). Per la musica sono previsti serate con i Mamma li Turki e una festa multimediale con Dj Nio che vuole raccontare la nuova Istambul.

Bintou Quattara è la principale protagonista dell’allestimento teatrale “Dannatamente libero. La voce di chi non ha voce” in programma a Genova

Strettamente collegato ai problemi dell’immigrazione quelli dell’emergenza climatica. Tra le altre missions di Suq festival, rassegna di un teatro aperto e multietnico, quella di riuscire a far comprendere la situazione di allerta rosso che stiamo vivendo attualmente.

“E questo lo facciamo ampliando ad ogni edizione, da dieci anni, lo spazio del programma dedicato ad iniziative, incontri, buone pratiche, workshop sui temi ambientali, per capire gli effetti dei cambiamenti climatici e che la mancanza di un’educazione mondiale allo sviluppo sostenibile, con leggi internazionali efficaci, hanno ricadute evidenti sulla migrazione. Affrontare questi temi per noi _ dice Peirolero _ è stata una scelta obbligata. Ed è stato importante avere al nostro fianco partner e giovani associazioni di settore a cominciare da Cittadini Sostenibili con cui da due anni organizziamo tutta la rassegna di EcoSuq al Festival. Non è la nostra materia, possiamo aggiornarci, approfondire, organizzare belle iniziative, pubblicare piccoli manuali multilingue come abbiamo fatto, ma abbiamo bisogno di esperti e compagni di strada con cui confrontarci e sviluppare le attività più opportune.

La compagnia teatrale emiliana Kepler-52 nell’ambito del cartellone del Teatro del Dialogo presenta lo spettacolo “F. Perdere le cose”

Al Suq non si possono fare convegni o tavole rotonde di un pomeriggio, ci piace che le occasioni siano piacevoli che possano coinvolgere i cittadini anche in workshop molto pratici: l’autoproduzione del sapone, il riuso dei materiali, l’eliminazione della plastica monouso, cucinare con gli avanzi…Molti sono i laboratori per bambini, a volte poi li sentiamo spiegare la raccolta differenziata ai genitori!”

Sui temi ambientali, tra gli ospiti confermati nei giorni di Suqfestival, Grammenos Mastrojeni, esperto internazionale di clima e autore di “Effetti farfalla, cinque scelte di felicità per salvare il pianeta”, Francesca Santoro, della Commissione oceanografica intergovernativa Unesco per i proiblemi del mare, Deborah Lucchetti, responsabile Campagna “Abiti Puliti”. Nell’area all’aperto della Piazza delle Feste il pubblico troverà spazi dove sostare, cucine etniche (indiana, africana) per condividere momenti di socialità. Sotto il tendone di Piazza delle Feste ci sarà anche la scenografia “Pulcinella e il Mediterraneo” di Emanuele Luzzati messa a disposizione da Coop Liguria per celebrare i ceonto anni della nascita di Luzzati.

Suq festival è sostenuto dal 2014 al Ministero della Cultura, patrocinato dall’Unesco, Ministero della Transizione Ecologica. Per maggiori informazioni e il calendario andare su www.suqgenova.it

Un’immagine in notturna del Tendone del Suq Festival all’antico Porto di Genova che ospiterà gli spettacoli e i dibattiti in programma fino al 5 settembre

 

 

 

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