Firenze
Firenze, lo strano patto tra l’amministrazione e i suoi cittadini
La pandemia ha portato al crollo dei consumi dei beni culturali ma la lettura continua a crescere, così l’assessore alla cultura di Firenze Tommaso Sacchi, ha pensato ad un patto tra la città e i suoi abitanti per promuovere la lettura come diritto fondamentale di tutti i cittadini e come strumento basilare per la crescita personale e collettiva e una cittadinanza responsabile.
Non stupisce che questo sia avvenuto nella città del sommo Poeta, città colta anche se ormai data in pasto ai turisti da decenni, tendenza che la pandemia ha stoppato e che si spera nel male, possa almeno far ritrovare alla città la propria vocazione culturale. L’accordo tra istituzioni culturali, soggetti pubblici e privati, associazioni, biblioteche, librerie, case editrici, scuole, università, fondazioni e tutti gli addetti dell’editoria vuole creare una rete cittadina che promuova e sostenga la lettura dei fiorentini e non, perché diventi un’abitudine sociale diffusa e un fattore di promozione del benessere individuale e sociale capace di costruire una società democratica, inclusiva attenta i temi di genere, razzismo, discriminazione, disuguaglianza.
Concretamente il Patto incentiva la lettura con la realizzazione di dieci obiettivi: 1) avvicinare quanti più cittadini possibili alla lettura con la collaborazione delle biblioteche e la creazione di biblioteche viventi, lettori volontari, gruppi di lettori anche ad alta voce, circoli di lettura 2) promuovere la lettura nei quartieri con le soste del Bibliobus, i punti di lettura nei centri commerciali, i bookcrossing e i punti prestito nei condomini, nelle piazze, nei parchi e in luoghi inconsueti solitamente dedicati al piacere e allo svago, in modo da poter incontrare nuovi pubblici, più svantaggiati e meno abituati a riconoscere nella lettura un valore positivo per la vita delle persone. Oltre alla lettura questi luoghi favoriscono l’interazione e lo scambio di opinioni e di esperienze fra persone appartenenti a culture diverse per provenienza, ceto sociale, esperienze, genere e età; 3) sostenere i cittadini in difficoltà con attività e servizi per facilitare l’accesso e la fruizione della lettura, anche digitale, nelle carceri, negli ospedali, nelle case di riposo e a domicilio. In questi ambiti la pratica della lettura favorisce la coesione sociale e il benessere individuale; 4) promuovere servizi speciali per persone con disabilità, l’integrazione di persone con difficoltà di apprendimento e il coinvolgimento delle generazioni, con una specifica attenzione agli anziani; 5) attivare politiche culturali di contrasto alla povertà educativa anche con progetti di inclusione sociale dei nuovi cittadini promozione di educazione e alfabetizzazione, anche digitale; 6) rafforzare il legame con le scuole e con l’Università degli Studi di Firenze, i dipartimenti e i centri di ricerca ad essa collegati per promuovere la lettura per tutto l’arco della vita; 7) programmare attività e percorsi di aggiornamento e di formazione per operatori, bibliotecari, insegnanti, educatori e professionalità afferenti alla filiera del libro; 8) sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie e pratiche di innovazione digitale legate alla lettura; fornire elementi di cittadinanza digitale finalizzata alla partecipazione attiva alla vita democratica; promuovere competenze digitali e tecniche di educazione all’informazione (information literacy) anche per combattere e arginare il linguaggio d’odio, la disinformazione e la diffusione di notizie false; 9) incentivare i servizi di conservazione e fruizione del patrimonio bibliografico cittadino, prestando particolare attenzione alla documentazione locale, testimonianza della storia e della cultura della città per custodire e tramandare la memoria; 10) organizzare attività, rassegne, incontri, festival, fiere che creino momenti di contatto e condivisione tra i vari attori della filiera del libro (lettori, autori, traduttori, librai, bibliotecari), valorizzino il potenziale aggregativo della lettura intesa come esperienza collettiva sperimentando nuovi approcci alla promozione della lettura, e sostengano la creatività.
I soggetti firmatari del Patto: si impegnano a partecipare a un Tavolo di coordinamento almeno una volta l’anno o su richiesta in caso di necessità. L’adesione al Patto ha durata triennale ed è rinnovabile su espressa volontà delle parti firmatarie Tutte le attività realizzate nell’ambito del Patto sono contraddistinte da uno specifico logo e promosse sul sito istituzionale del Comune di Firenze nella sezione dedicata al Servizio Cultura https://cultura.comune.fi.it
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