Bologna

Sardine, fine dell’ideale apartitico: a Modena endorsement per Bonaccini

28 Novembre 2019

‘Portiamo quella piazza che abbiamo creato a Modena, a votare il 26 gennaio, e a votare per chi fino ad oggi ha governato’. E’ un vero e proprio spot elettorale pro-Bonacini, pro sinistra e contro Salvini quello che Jamal Hussein, referente modenese delle sardine, che dopo il successo visto a Bologna, ha tirato le fila della replica in salsa modenese, in piazza Grande a Modena, ha lanciato ieri sera (il video La Pressa) dal palco allestito alla polisportiva Gino Pini. Dove la coalizione di centro sinistra che a Modena ha sostenuto Giancarlo Muzzarelli ha organizzato l’evento modenese per il lancio della campagna elettorale a sostegno della corsa di Stefano Bonaccini alle prossime elezioni regionali.

La piazza modenese delle sardine che canta Bella Ciao scelta anche come primo contenuto video in apertura della serata. Sardine chiamate ad aprire ufficialmente la serie di dichiarazioni di sostegno a Bonaccini e alla coalizione di centro sinistra. Come  fossero una delle liste della coalizione di centro sinistra.  Scarpe firmate, look ricercato, le giovani sardine modenesi, dichiaratamente di sinistra, hanno i posti in prima fila, e salgono sul palco per primi per osannare Bonaccini ed il lavoro da lui fatto. Poi al loro referente Hussein, quando critica Salvini ed invita a votare, il 26 gennaio, per chi lo contrasta. Scena che fornisce una immagine ben lontana da quella pur malcelata dei salotti TV, dove gli altri referenti delle sardine continuano ad autodichiararsi non schierati o, meglio, solo schierati genericamente contro la politica dell’odio e della divisione. Di fatto quella che in realtà sul palco sembrano affermare: la divisione. Tra buoni e cattivi. Tra Salvini e ciò che non lo è. Con le urne come spartiacque. Dove i cattivi, in automatico, non sono solo però il 30% degli italiani che votano Salvini, o il 40 e più che vota centro-destra, ma tutto ciò che non sta a sinistra, tutto ciò che non sostiene Bonaccini, tutto ciò che non contrasta e non odia Salvini.
Ed è così che più che la politica dell’odio (che non è sempre detto che ‘sia di destra’ aveva sottolineato poco prima il sindaco di Modena ricordando i violenti attacchi subiti dal consigliere leghista Beatrice Di Maio’), hanno nel mirino ed in testa il voto del 26 gennaio.

‘Il 26 gennaio ci sarà da fare una scelta’ – afferma Hussein. ‘Da una parte c’è Stefano Bonaccini che ha svolto un lavoro importantissimo che ha posto l’Emilia Romagna ai primi posti in Europa e (qui Hussein si abbandona al ‘noi’ politico), dobbiamo continuare a fare tanto. Dall’altra parte c’è la Borgonzoni, un candidato fantasma ed un centro destra populista che sfrutta questa ondata di odio nel nostro paese, per dividerci e per riportarci ai tempi dei longobardi’

‘Io sono uno studente fuori sede che ha voluto venire a studiare ingegneria qui perché qui c’è il meglio. E’ sono stato accolto. Non mi sono sentito escluso per essere uno studente fuori sede. Questa è una regione che accoglie. Allora, mi raccomando, il 26 gennaio, portiamo questi valori nell’urna elettorale. Mi raccomando’

Gi.Ga.

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