Acqua

La filiera del Bellessere

23 Gennaio 2024

Un progetto dedicato a fare passare messaggi innovativi ai giovani, nel segno del primato della scienza e della multidisciplinarietà.

Un road show nazionale in cui il nutrizionista Luca Piretta e il giornalista Massimo Lucidi, che si sta appositamente rimettendo in forma per tornare sotto i 100 Kg di passione che ardono nel suo metro e ottantacinque di altezza, si stanno adoperando con passione. È il progetto “Bellessere Made in Italy” che ha l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, con lo scopo di evitare le insorgenze di malattie, disturbi e problemi di salute. A Bologna ad esempio, attraverso le acque termali di San Petronio che prevengono malattie respiratorie , dell’artrosi, dell’udito , polmonari, vascolari dermatologiche , ginecologiche e urinarie; senza dimenticare il patrimonio rappresentato dalle terme di Porretta. Sono parte del Gruppo Monti Salute più, che annovera 12 sorgenti , fonti bromo iodico e sulfuree  che con i 28 minerali disciolti, curano 26 diverse malattie.

“Una filiera che significa affermare il primato della scienza nella partecipazione alle sfide della medicina del futuro che si avvarrà di predizione e prevenzione. Nel segno del termalismo è possibile immaginare un dialogo tra generazioni, conoscenze e sensibilità”- afferma Massimo Lucidi, collega giornalista che presiede la Fondazione E-novation. “Ho sposato questa filosofia che genera connessioni fondamentali che creano valore e risparmio economico nel campo sanitario, così esposto oggi”.

Non potrà mancare, nella filiera delle presentazioni,  un passaggio anche a Sanremo, passerella e incubatore dei progetti italiani che lì trovano un palcoscenico.

A Sanremo sono previsti tra l’altro due confronti: uno sullo studio del piede, articolazione complessa e metafora del cammino individuale che tutti siamo chiamati a fare;  e poi dell’importanza degli spazi pubblici per lo sport all’aperto perchè è sempre uno spazio che produce benefici per i conti pubblici ma anche un’area in cui si sviluppa integrazione, inclusione sociale e crescita personale. Il progetto è portato avanti da un giovane ventenne, Riccardo Giordano Buono, che appartiene alla stessa Fondazione. Un’operazione culturale contro i ritmi frenetici di una società del capitale e del profitto, intesa a salvaguardare la spiritualità che è parte di un umanesimo che va riscoperto, “contro le guerre che ci circondano e che richiedono un recupero di coscienza individuale e collettiva”

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