Mercati

Pedaggi, sindaco Pd gestisce Consorzio da 114 milioni: 102 milioni da Autostrade

19 Agosto 2018

In questi giorni in cui il dibattito politico si concentra sul tema delle concessioni autostradali è opportuno puntare con attenzione la lente su un nodo determinante del sistema dei pedaggi dei concessionari autostradali e l’autotrasporto: i Consorzi di Servizi. Un nodo che interessa da vicino il nostro territorio essendo da anni presidente di uno dei più importanti in termini di fatturato di questi Consorzi, il sindaco, sostenuto dal Pd, di un piccolo Comune reggiano, Castelnovo nè Monti, Enrico Bini.

Il meccanismo

Prima di osservare i dati di Fitalog riassumiamo ancora il meccanismo che consente a questi enti di far lievitare i propri conti. Tutto passa attraverso la riduzione compensata sui pedaggi autostradali per le aziende di autotrasporto, le quali ricevono sconti sui pedaggi. Essendo grandi utilizzatori delle Autostrade, lo sconto è non solo comprensibile ma anche doverosi: il problema semmai è che lo ricevono dallo Stato e non dai concessionari. Insomma le imprese dell’autotrasporto pagano fior fior di fatture ai Concessionari per i transiti sulle autostrade italiane, attraverso i pedaggi, e lo sconto invece lo paga lo Stato. Dunque il Ministero dei Trasporti, di concerto con le associazioni di rappresentanza, ogni anno stabilisce quante risorse debbano essere destinate ai camionisti per le riduzione sui pedaggi: parliamo di quasi 200 milioni di euro all’anno.  Soldi che, ribadiamo, non gravano sui conti sempre in attivo dei ricchi concessionari, ma sullo Stato e quindi sulle tasche di tutti. E chi beneficia indirettamente di questi benefit concessi dallo Stato? Le società di servizio riferibili, quasi sempre, alle associazioni di categoria, che con un macchinoso sistema burocratico si occupano del ‘sistema riduzioni compensate sui pedaggi’. Le più importanti sono la Fai Service presieduta per anni da Fabrizio Palenzona (che oggi è appunto presidente dell’associazione di rappresentanza degli autotrasportatori della Confcommercio, la Fai-Conftrasporto, e pure presidente dell’associazione dei gestori autostradali, Aiscat) e Fitalog, riconducibile alla Cna, il cui presidente è appunto Enrico Bini.
Un meccanismo quello del rimborso-pedaggi peraltro barocco perché attraverso il Telepass i concessionari potrebbero riconoscere lo sconto in fattura direttamente a fine mese agli autotrasporti. Invece oggi i camionisti ricevono gli sconti con ritardo di due anni e decurtati dalle commissioni che si trattengano i Consorzi di servizi (consorzi ai quali gli autotrasportatori sono di fatto costretti ad associarsi per ottenere la fascia di sconto più alta).

I conti Fitalog

Fitalog è una società cooperativa composta da un cda con 5 consiglieri:Franco Coppelli,Francesco Palese,Giuseppe Barberis,Daniele Battistinie appunto Enrico Bini che è anche presidente. Da notare come Bini e Coppelli siano nel cda dalla fondazione stessa di Fitalog, quindi da oltre venti anni.
Nelle tabelle sottostanti i conti fotografati nel bilancio 2018. Parliamo di ricavi netti per oltre 114 milioni, proveniente per la maggior parte da Autostrade per l’Italia (102 milioni). Da notare anche come l’Emilia Romagna rappresenti il 16,85% del valore dei ricavi complessivi, segue la Campania col 16,02%.

Compenso amministratori

Complessivamente il compenso del cda della coop Fitalog è di 200mila euro mentre per i 18 dipendenti si spendono oltre 880mila euro.

Broker

Da notare infine che Fitalog a inizio 2018 ha acquisito la società di brokeraggio Newco 3 srl di Milano, cambiando la ragione sociale in Main Broker srl allo scopo – si legge nel verbale della assemblea di maggio 2018 – di ‘assicurare a tutti i soci il mantenimento di un adeguato livello di servizio e tariffe concorrenziali tramite il rapporto diretto con le compagmie assicuratrici’.  Consiglieri di Main Broker srl sono lo stesso Enrico Bini, l’altro consigliere Giuseppe Barberis e Alberto Abello (direttore di Fitalog).

Giuseppe Leonelli

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