A Roma la Raggi può perdere? Assolutamente sì, ma solo se…
I grillini oggi festeggiano loro candidata che nella tarda serata di ieri si è presentata in conferenza stampa enfatizzando (con l’ormai celebre recitazione da attrice […]
Il cinguettio dei candidati a Sindaco di Roma fa nascere un dubbio atroce: siamo diventati refrattari e sordi alle parole dei politici o presunti tali o davvero non ci sono proposte. Un esempio è dato dal fatto che nessuno si sia spinto a enunciare per il Quartiere Prati una proposta, non dico decente ma una sola proposta. Per chi purtroppo vive a Roma, Prati è la terra di nessuno. Area commerciale invasa dai B&B, spesso al limite della legalità, con vetture posizionate come nei letti a castello, fino a spingere una Presidente di Municipio a vantarsi della via principale, Cola di Rienzo, assurta a rango di via più trafficata d’Europa.
Infatti la supercongestione determina l’ingresso quotidiano di circa 35-45 mila vetture al dì. I tempi dedicati all’impossibile parcheggio si attestano sui 40′ con un dispendio di carburante e di CO2 commisurabile alla stima di 1 macchina parcheggiata su 283. Nel centro storico di Barcellona il rapporto è 1/3. In assenza di provvedimenti strutturali, questo quartiere ha dei pesanti primati: è la più piccola area romana (circa 560 Ha) con la più alta densità popolativa ( 129), ove al terziario si aggiunge una consistente area di commercio e di residenza ed alla popolazione non resta che lasciarsi soffocare dal traffico. Uno studio su 147 bambini in età scolare ( età 7-12 anni)(Ferrara et al.2000) dimostra come gli adolescenti di questa area romana soffrano di problemi respiratori con una decurtazione della funzionalità respiratoria fino al -25%, con un incremento delle allergie fino al 27%. (Fig. 1)
Risale agli anni 2000 ( 2004 per la precisione) la proposta del CESAER ( Centro Studi Ambiente Economia Ricerca) di chiudere una vasta area di Cola di Rienzo per alcuni buoni motivi:
1) pedonalizzare quell’area (Fig. 2)
, apponendo dei vachi tipo Sirio, (Fig.3) significa aumentare l’accesso e la facoltà di acquisto dei consumatori, in virtù di shuttle-shopping che solchino l’intera arteria Cola di Rienzo.
2) Restituire al cittadino quell’area, come si fa periodicamente con piazza dei Quiriti, significare far respirare il territorio in tutti i sensi.
3) Ridurre l’afflusso delle vetture, senza balzelli o Area C alla milanese, significa anche dare una dimostrazione che la centrifugazione delle vetture è possibile se solo si vuole.
4) Inoltre in assenza di provvedimenti strutturali, si impegni il municipio ad un progetto di accertamenti ambientali e clinico-funzionali almeno sui bambini, data la dimostrazione della loro sofferenza incipiente.
A tutti i cittadini piacerebbe che un politico si distinguesse da un Commissario Straordinario per attualità e fattibilità di proposte, dinamismo operativo e non chiacchiere della serie ” + Roma” , “nel mio nome il futuro“, ” Libera Roma” che ormai danno solo il senso della precarietà e vacuità non della politica bensì di questi politici. Quel che hanno fatto il Prefetto Tronca ed i suoi ottimi collaboratori ha sofferto del pochissimo tempo a disposizione ma il lavoro ha brillato per qualità. Il motivo è molto semplice, non dovevano recuperare consenso alcuno e non avevano le resipiscenze dei politici. Un Sindaco Commissario, che non tenga conto degli interessi parcellari ma della collettività intera, beh quello sì, lo voterei.
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