Finanza

Con utili dei primi 9 mesi a 52,3 mln Banca Ifis ha già raggiunto il target 2020

5 Novembre 2020

Banca Ifis ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 52,3 milioni di euro, raggiungendo così i target previsti per fine anno, che lo scorso 6 agosto è stato fissato tra 50 e 65 milioni di euro.  Oggi il cda presieduto da Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato la terza trimestrale, che evidenzia una raccolta complessiva in crescita dell’8,1% a 9,1 miliardi di euro. Si è rafforza la posizione patrimoniale con CET1 all’11,69%, in rialzo di 73 punti base rispetto al 31 dicembre 2019, mentre ha accantonato 47 milioni di euro a fronte dell’impatto del Covid-19, di cui 11 milioni di euro in via prudenziale nel terzo trimestre 2020 per stima di potenziali effetti negativi connessi principalmente alle moratorie.

«I risultati dei primi nove mesi del 2020 hanno confermato la capacità di resilienza della banca anche in momenti di grande difficoltà come quello della pandemia da Covid-19 e dimostrato la solidità del modello di business, che è ben posizionato in nicchie di mercato profittevoli», ha detto Luciano Colombini, amministratore delegato di Banca Ifis. «Nonostante un contesto macroeconomico senza precedenti, in una situazione di generale sfiducia e incertezza, Banca Ifis ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un utile di 52,3 milioni di euro raggiungendo le guidance definite per l’anno in corso. Tutti i trimestri sono stati profittevoli nonostante rettifiche e svalutazioni ragionevolmente riconducibili alla situazione legata alla pandemia di Covid-19 per circa 47,9 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno. Quando il contesto macroeconomico si sarà stabilizzato, presenteremo al mercato il nuovo piano industriale volto alla crescita sostenibile del gruppo».

I conti evidenziano un margine di intermediazione a 321,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 391,2 milioni di euro al 30 settembre 2019, per effetto del rallentamento dell’operatività che l’emergenza sanitaria Covid-19 ha generato in tutti i settori. I costi operativi a 229,4 milioni di euro in calo del 4,1% rispetto al 30 settembre 2019 se si escludono: 11,5 milioni di euro di proventi operativi netti derivanti da una componente non ricorrente registrata nei primi nove mesi dello scorso anno, 6,9 milioni di euro di accantonamenti al fondo solidarietà registrati nel 2020 e 7,2 milioni di euro di maggiori accantonamenti nel 2020 per rischio di credito su esposizioni di firma.

Sul mercato degli Npl, uno dei punti di forza della banca, Ifis ha confermato la leadership aggiudicandosi, nei primi dieci mesi dell’esercizio, 1,7 miliardi di euro di crediti non performing in valore nominale e che contribuiranno alla profittabilità del gruppo per i prossimi anni. Attualmente la banca sta partecipando ad altri processi di vendita per un totale di circa 2,4 miliardi di euro di Npl.

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Nella foto di apertura, il vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio con l’a.d. Luciano Colombini

 

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