Dino Villatico

Italus natione non moribus. Cresciuto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza in Argentina, ho subito imparato a pensare in più lingue e a rispettare i costumi di popoli diversi. Curioso del nuovo, non rifiuto niente senza averne fatto esperienza, salvo a sentirmi refrattario nei riguardi di tutti i tipi di fascismo, soprattutto se mascherati da consensi populistici, essere vissuto infatti sotto la dittatura di Perón mi ha vaccinato dal desiderio di qualsiasi forma di autoritarismo, e faccio mia la massima di Voltaire: "L'unica cosa che mi rende intollerante è l'intolleranza". Nessun piacere maggiore che il piacere degli altri, se in qualche modo l'ho suscitato. Sia intellettualmente che nei sensi. Non credo alla divisione di materia e spirito, ma con Spinoza ritengo che tutta la realtà sia composta di un'unica sostanza. Darwin sembra averne fornito qualche prova. Per non parlare della fisica dei quanti. Ritengo, con Lucrezio, tutte le religioni responsabili dei peggiori mali della storia. La mia utopia - che so irrealizzabile - è vedere scomparire nel nulla tutte le chiese, e in particolare quelle delle religioni monoteistiche, prima fra tutte la Chiesa cattolica: già Machiavelli la riteneva responsabile dell'arretratezza civile dell'Italia. Il che non vuol dire rifiutare il pensiero religioso, ma solo quello legalizzato e imposto dalle chiese, come verità unica. Quale verità? La si può cercare, anche con ansia e passione, ma conoscerla, non ci è dato, se non parzialmente. E forse è un bene che sia così.

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