Terrorismo
Terrorismo, riconoscerlo per prevenirlo: incontro in Senato
È epocale il dibattito sul confine sottile che separa e congiunge privacy e sicurezza, un confronto che riguarda ambiti differenti e complessi, che vanno dalla filosofia al diritto e valicano le frontiere nazionali. Può la tecnologia, strumento neutro e sempre più affilato la cui connotazione dipende immancabilmente da chi lo utilizza, aiutare le due sfere a trovare un punto di equilibrio? Quanto lo studio approfondito dei flussi migratori è utile alla collettività e con quali garanzie e cautele deve essere svolto? Gli interrogativi sono particolarmente incalzanti in anni in cui il tema delle migrazioni è al centro del dibattito politico, sociale e diplomatico mondiale e impatta fortemente sulla sicurezza internazionale.
Se ne discute domani (venerdì 14 dicembre), alle 10.30, presso la sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica 72 – Senato della Repubblica, in occasione della presentazione del paper di ricerca “Terrorismo, riconoscerlo per prevenirlo”, promosso dalla Fondazione Magna Carta in collaborazione con Dedem Spa. Uno studio che prende spunto dalle più moderne tecnologie di riconoscimento facciale, dal loro possibile utilizzo nello studio dei flussi migratori e dal loro potenziale e fondamentale contributo nella prevenzione del fenomeno terroristico, e analizza le modalità giuridiche attraverso cui predisporre un sistema di rilevamento biometrico con la giusta salvaguardia della privacy.
Intervengono: Gaetano Quagliariello (senatore e presidente fondazione Magna Carta), Alberto Rizzi (a.d. gruppo Dedem), Maurizio Gasparri (senatore Commissione Difesa), Vittorio Pisani (Ministero dell’Interno, direzione centrale Immigrazione e della polizia delle frontiere), Augusta Iannini (vice presidente Garante Privacy), Aldo Franco Dragoni (prof. Ingegneria dell’Informazione), Federico Lama (cda Dedem), Alessandro Lama (Direttore Marketing Dedem), Carlo Jean (generale, presidente del Centro Studi di Geopolitica economica), Francesco Di Giorgi (Consiglio Italiano Rifugiati), Francesco Capparelli (Istituto Italiano Privacy). Modera Fausto Carioti, vicedirettore di “Libero”.
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