Terrorismo

Salafiti: in Germania arriva la cavigliera elettronica

1 Febbraio 2017

Sono scattate in Germania varie misure di prevenzione contro fiancheggiatori dello Stato Islamico. Ne riferiscono anche le cronache dei quotidiani nazionali italiani. Non ci si ferma però solo alle operazioni di polizia di cui viene riportato oggi. Negli ultimi due mesi d’altronde sono stati effettuati anche diversi altri arresti dopo l’attentato al mercato di Natale di Berlino del 19 dicembre 2016. Così come pure molti casi di persone che hanno cercato di raggiungere i teatri di guerra in Siria, Iraq ed Afghanistan, o sono rientrate in Germania dopo aver combattuto nelle fila delle milizie islamiste, sono stati portati di fronte ai Tribunali.

La Grande Coalizione CDU/CSU/SPD ha varato invece oggi anche delle nuove misure giudiziario-amministrative che colpiranno i soggetti ritenuti pericolosi ed un pacchetto di incentivi finanziari per ridurre volontariamente la permanenza sul territorio di chi non abbia effettive probabilità di ottenere asilo.

Arriva la cavigliera elettronica

Il Governo ha approvato una legge che autorizza la polizia federale ad imporre cavigliere elettroniche per controllare lo spostamento di soggetti ritenuti pericolosi. Un apparecchio di circa 180 grammi di peso che, secondo dati riportati dalla ZdF, è attualmente imposto ad 88 soggetti. La misura peraltro può essere applicata solo nei confronti di persone che non sono soggette al controllo dei servizi di sicurezza dei Länder. Per estendere la portata della norma alla maggior parte dei circa 550 individui ad oggi considerati potenzialmente pericolosi è necessario che i Länder modifichino le loro norme di polizia.

Premi per andarsene

Il Governo punta sui rientri volontari e per incentivarli lancia il programma “Starthilfe plus”. Esso prevede donazioni in denaro di entità progressivamente crescente. Se il richiedente asilo decide di andarsene e ritira la domanda prima che essa venga decisa può ottenere fino a 1.200 euro. Se invece accetta di andarsene dopo che la richiesta di asilo è stata rifiutata, ma rinunciando a presentare ricorso può ancora sperare di ottenere fino ad 800 euro. Le elargizioni saranno consegnate in due rate, metà in Germania e metà nel Paese di ritorno. Non tutti potranno approfittarne. Sono esclusi i rifugiati dai Balcani, dalla Turchia e dall’Europa dell’est. Lo riporta la ARD.

Già oggi chi accetta di rientrare nel proprio Paese ottiene il sostegno delle spese di viaggio ed un aiuto finanziario di 500 euro a persona. Il nuovo piano mira a ridurre i costi delle procedure amministrative che sono ben maggiori. Secondo dati del Ministero per l’immigrazione ed i rifugiati, riportati dalla stessa emittente, nel 2016 circa 55.000 rifugiati a fronte delle scarse chances di successo della propria richiesta d’asilo hanno deciso di lasciare volontariamente la Germania. I respingimenti invece sono stati 25.000.

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