Questioni di genere
Raggi e Appendino, ma cosa c’entra la parità di genere?
Virginia Raggi e Chiara Appendino, cos’hanno in comune? Tanto. Sono entrambe sindache di due grandi città, entrambe elette nelle liste del Movimento 5 Stelle, ed entrambe non hanno brillato nel guidare due amministrazioni complesse. Cos’altro? Ah sì, sono donne! Fosse questo che le rende amministratrici poco capaci? Sembrerebbe di sì, se ci fermassimo all’imbarazzante titolo dell’articolo dedicato alle due sindache sul numero di Panorama in edicola.
Il settimanale diretto da Maurizio Belpietro propone un’analisi parallela del lavoro di Virginia Raggi e Chiara Appendino. Analisi giustamente senza sconti. Analisi che però si sviluppa sotto l’incomprensibile titolo “Si fa presto a dire parità di genere”.
Parole del tutto fuori contesto che campeggiano su un ritratto a tutta pagina di un’affranta sindaca di Roma e sul sottotitolo (e box interno all’articolo) scritto su uno sfondo opportunamente rosa, tanto per ricordare anche al più distratto dei lettori che i fallimenti raccontati, sono ascrivibili a due donne.
Se l’articolo in sé si sviluppa poi sulle linee della polemica legittima, è l’incredibile messaggio sparato nel titolo e in altri elementi ‘subliminali’ ad essere inaccettabile.
Insomma, ma che diavolo c’azzecca la parità di genere?! Raggi e Appendino, posto che abbiano fallito, non hanno fallito in quanto donne, Raggi e Appendino hanno fallito in quanto amministratrici.
Il titolo di Panorama vuol farci pensare che ogni donna che arriverà a ricoprire quel ruolo farà male, come spiega abbiano fatto le due sindache pentastellate, solo per il fatto di essere donna? O che le non brillanti esperienze di Roma e Torino debbano essere un monito per chi chiede pari opportunità di genere? Ecco che succede a far governare le donne!
La brillante deduzione non è esplicitamente sviluppata nell’articolo, ma quel titolo fuorviante la dice lunga sull’ approccio con cui si tratta la materia, ancora indigesta a tanti, delle donne al potere e delle donne di potere.
Ci permettiamo comunque di ricordare che per due Raggi e Appendino in difficoltà, ci sono migliaia di amministratrici straordinarie in tutta Italia e in tutto il mondo che guidano le loro aziende, le loro città, le loro nazioni con mano ferma, sicura e vincente. E il numero di queste donne brave al potere, ancora troppo esiguo, è destinato a crescere. E no, non ‘si fa presto a dire Parità di Genere’ , questa ne è una dimostrazione.
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