Famiglia

Morto un papa…

1 Gennaio 2023

… se ne fa un altro. Invece il “nuovo” papa c’è già da un bel po’ e quindi è solamente morto un papa.

Francamente tutte queste smancerie in onore di un papa che ha fatto prima l’apprendista papa e poi il papa non mi tocca minimamente. Né, francamente, mi dispiace la sua dipartita. Ho sempre visto il papa, non questo in particolare ma tutti i papi, come un nemico, in quanto sovrano assoluto di uno stato medievale, conservatore e oscurantista. Né più né meno che l’Arabia Saudita o certe altre monarchie assolute in giro per il mondo. Uno stato che per secoli ha occupato mezza Italia e ne ha determinato l’arretratezza, che piangiamo ancora oggi. Uno stato con cui prima il Regno d’Italia e poi la Repubblica sono venuti a patti, concordandosi nei Patti Lateranensi un secolo fa, e stabilendo il rallentamento della società, dell’istruzione, e dividendosi interessi economici enormi, tra cui la Sanità, apponendo crocifissi in aule scolastiche e camere d’ospedali, mentre le classi politiche della Repubblica, anziché cancellare finalmente questo stato dalla Storia lo hanno caldeggiato, corteggiato e ci hanno fatto affari insieme, magari investendo denaro in Vaticano.

Uno stato che ha determinato, soprattutto attraverso papi come Wojtyla e Ratzinger, enormi passi indietro rispetto all’avanzare naturale della società, tuonando contro l’eutanasia e la parità sessuale e trascinandosi dietro le frange più reazionarie e ignoranti della nostra società. È grazie alla Chiesa e ai suoi papi che abbiamo adesso un governo ipocritamente tutto Dio, patria e famiglia, fumo negli occhi per milioni di elettori ignoranti e convinti che credono che la famiglia sia solo quella cattolica apostolica romana, non riconoscendone nessun altro tipo. E il nuovo Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, paladino del cattolicesimo più retrivo, ha detto più volte che le unioni omosessuali non sono famiglia. Anzi, per la precisione, ha detto in un congresso della Lega nel 2017 “vogliamo un’Europa dove il matrimonio sia solo tra mamma e papà e altre schifezze non le vogliamo sentir nominare” poi che le unioni gay cancelleranno la società (può sembrare incredibile ma ha detto proprio così). Nel resto dell’Europa, a dispetto delle sue convinzioni, i matrimoni omosessuali esistono. E Fontana, dicendo quelle cose, va perfino contro la legge della Repubblica Italiana che, in ritardo rispetto agli altri stati europei, ha approvato la legge sulle unioni civili pur mutila delle tutele per l’adozione del figliastro. Evidentemente sono famiglie modello quelle degli alleati del Presidente, dove abbondano pluridivorziati con tante famiglie. Il divorzio è contro il cattolicesimo, vorrei ricordarlo, è da scomunica. Un ex-cavaliere, alleato di sempre degli psicofascisti attuali, è pluridivorziato, per esempio.

E al signor Meloni, dichiarando pubblicamente che vorrebbe più Italia in Europa, io grido a voce altissima che voglio più Europa in Italia, voglio più tutele, voglio che gli evasori vengano puniti come altrove, voglio che chi discrimina venga condannato e non il solito volemose bbene.

Ipocriti e basta, così come ipocriti e basta sono tutti i papi e chi va loro dietro. Io, da omosessuale, mi sono sentito sempre insultare dai cattolici e dai neofascisti, che non vorrebbero che io avessi diritti uguali a loro solo perché preferisco sessualmente i maschi, da quelle ridicole sentinelle in piedi. E invece no, cari miei, i miei diritti sono perfettamente uguali, di fronte alla legge. Io pago le stesse tasse vostre e ho diritto a essere tutelato esattamente come voi. E tutto ciò è ancora rimasto incompiuto grazie ai neofascisti, in cui includo anche le destre che si dicono più moderate ma che poi prendono il cappuccino insieme ai veri neofascisti e ci fanno affari insieme, mentre il signor Giorgia Meloni urlava fino a poco fa che era Giorgia, madre e cristiana, come se fosse una qualità in più. No, caro signor Giorgia Meloni, non è così, quella è una sua dimensione privata che nessuno vuol toglierle ma che non deve avere la minima influenza sulla vita mia e di milioni di altre persone che, per essere ciò che sono, non le sottraggono assolutamente nulla di ciò che vuol essere lei e le persone come lei. Mentre avviene il contrario, ma lei e quelli come lei non vogliono rendersene conto. E finché ci saranno persone come lei in giro, i gay pride saranno assolutamente necessari perché non c’è solo lei che rivendica con orgoglio ciò che è e vuole essere. E, com’è noto, il papa è il punto di riferimento dei cattolici. Bella roba.

No, non sono per niente dispiaciuto per il passaggio a miglior vita dell’ex-papa. Sono invece molestato da queste perpetue ondate di ipocrisia attraverso le quali quasi si santificano i morti senza mai dirla tutta e, se sono personaggi famosi, sembra che sia morto un faro di civiltà. Che ha fatto di buono codesto papa? Ha inventato qualche soluzione per i mali del mondo? Ha distribuito ricchezze ai poveri, magari facendo in modo che il Vaticano assumesse il debito di qualche paese sottosviluppato o colonizzato? Ha accolto profughi facendoli diventare cittadini vaticani e togliendoli dal triste stato di clandestinità? No, non ha fatto assolutamente nient’altro che continuare sulla scia di una Chiesa anacronistica e reazionaria, cristallizzata nei suoi riti e nei suoi ruoli, stabiliti da sé, sulle orme del polacco predecessore.

“Anche l’uomo possiede una “natura” che gli è stata data, e il violentarla o il negarla conduce all’autodistruzione.” Questo scriveva il papa tedesco, dopo una squinternata tirata sull’uomo e la sessualità che ci credeva solo lui e quattro credenti squinternati come lui. Senza riflettere che, secondo quanto affermato, anche il suo celibato (e non solo suo ma di tutti i preti cattolici), e quindi la negazione di una vita sessuale volta alla procreazione, era contro natura, visto che la natura dell’uomo era unicamente quella di riprodursi sempre e comunque secondo l’unione di maschio e femmina. Il grande filosofo che non conosce la logica. Impossibile che la Chiesa si modernizzi con questi pagliacci. Anche l’attuale e ancora vivo papa argentino alla fine, che cosa fa, che cos’ha fatto se non chiacchierare? Tutti a spingere il mondo a far figli, come se non fossimo abbastanza, otto miliardi, come se non fosse per la sovrappopolazione umana che il pianeta sta avendo tutti i problemi che ha. Dio, patria e famiglia. Un’ossessione patologica. Ma per favore!

No, non sono assolutamente dispiaciuto della scomparsa di Ratzinger, non sono per nulla addolorato per la dipartita del “fine teologo” e “filosofo”, “timido”, come molti ipocritamente lo definiscono (forse qualcuno che vuole avere visibilità in Vaticano?), che osava dichiarare, timidamente, che l’omosessualità è un comportamento “disordinato” e che la famiglia è unicamente quella che pretendeva lui. Disordinato, sì, così asseriva. E che bisognava comunque compatire gli omosessuali. Grazie, Ratzy, io non voglio essere compatito da nessuno. Voglio, esigo, pretendo di essere rispettato, nemmeno “tollerato”, RISPETTATO, da tutti. Così come io rispetto chi se lo merita. Così come pretendo che ci sia il rispetto verso la Storia, verso la Scienza, verso la razionalità. Così come pretendo che chi rappresenta gli Italiani lasci a casa il proprio credo personale e la propria irrazionalità e la smetta di frugare nelle mutande dei cittadini e di opporsi all’eutanasia solo perché sennò le statue della Madonna piangono.

E se, oggi, uno dei rappresentanti di questo mondo medievale e obsoleto, abbigliato in maniera carnevalesca, il fine filosofo che passava per sapiente e per cui le persone si scandalizzavano per la mancata accoglienza all’Università “La Sapienza”, se n’è andato, non posso che stappare lo spumante. Anno nuovo, vita nuova, speriamo.

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