Questioni di genere

Segre (GLT Foundation): «I.A. e algoritmi inficiati da preconcetti di genere»

13 Novembre 2019

Il motore invisibile degli algoritmi e le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono due elementi per i quali passa l’inclusione sociale e finanziaria e la battaglia per la parità di genere. È su questi temi che si è concentrato il IV Convegno annuale della Global Thinking Foundation, che si è svolto ieri a Milano allo Spazio Gessi, in coincidenza con il lancio della Settimana SRI (investimenti socialmente responsabili), con la partecipazione di Paolo Sironi (IBM Global Fintech Thought Leader), Monica Parrella (direttrice generale del Personale, Dipartimento dell’Amministrazione generale del MEF), Pietro Negri (pres. Forum per la Finanza sostenibile), Licia Garotti (avvocata, esperta di proprietà industriale e intellettuale, Studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners), Valentina Bosetti (docente di economia ambientale all’Università Bocconi) e Maurizio Carta (docente di Urbanistica all’Università di Palermo).

La scelta del tema del convegno (“Ripensare l’economia: Intelligenza artificiale e fintech per una crescita inclusiva e sostenibile”) discende dalla considerazione che se da un lato gli effetti della rivoluzione digitale sul benessere sociale sono tangibili, dall’altro lato il cambiamento del mondo del lavoro spinge verso una diffusa riqualificazione e ri-posizionamento. Nel frattempo, i paradigmi sociali cambiano grazie agli algoritmi e al crescente uso dell’intelligenza artificiale: dall’urbanistica ai servizi finanziari, dalla proprietà intellettuale agli effetti dei cambiamenti climatici fino alla previdenza. «L’intelligenza artificiale», osserva però Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, «risente di bias, preconcetti  di genere e culturali e ci vorrebbero gruppi di tecnici informatici più eterogenei per un’equità di diffusione e applicazione delle soluzioni IA, perché questi bias inficiano gli algoritmi che ne derivano, alimentando ulteriormente le discriminazioni». Perciò, «anche l’IA  ha bisogno di etica se vogliamo realizzare un umanesimo “digitale”: abbiamo bisogno di più donne nella tecnologia».

Nel corso dell’evento sono stati resi noti, inoltre,  i risultati dell’attività svolta quest’anno dalla Global Thinking Foundation come contributo al perseguimento degli SDG (Sustainable development goals, obiettivi di sviluppo sostenibile) dell’Agenda 2020 delle Nazioni Unite, al cui raggiungimento la fondazione contribuisce. Nell’ambito dei 17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, infatti la Global Thinking Foundation supporta l’istruzione di qualità (SDG 4), con borse di studio e premi a studenti meritevoli e meno abbienti, l’uguaglianza di genere (SDG 5), attraverso corsi di alfabetizzazione finanziaria dedicati alle donne, e lavoro dignitoso e crescita economica (SDG 8), grazie a progetti volti all’inclusione sociale ed economico-finanziaria di tutti i cittadini.

In particolare, nell’ambito dell’Obiettivo 4 (istruzione di qualità) sono state erogate 52 borse di studio a studenti e studentesse meritevoli (53% devoluti ai meno abbienti). Tra queste, si segnalano 2 master post-universitari Assiom Forex che preparano alla carriera di trader finanziario e operatore del mercato dei capitale, assegnati a due ragazze, 1 Executive Master in finance e un Award STEM – entrambi presso l’Università Bocconi e assegnati a due donne. Ancora, dieci  borse studio “Prime Minister” sono andate a ragazze meritevoli e meno abbienti.

Fra le attività inerenti l’uguaglianza di genere, la GLT Foundation ha coinvolto 1.300 donne in 21 comuni italiani per oltre 650 ore di formazione nel Percorso D2 – Donne al quadrato, un progetto no profit di alfabetizzazione finanziaria, il cui percorso didattico si basa su attività formative  e di mentorship per le quali è stata creata una Task Force di oltre 40 donne, che svolgono attività di formazione gratuita con certificazione AIEF e di mentori al servizio dei partecipanti e delle municipalità con le quali vengono organizzate le iniziative sul territorio, secondo tre moduli formativi certificati ISO. L’obiettivo è aiutare le donne a tornare a essere protagoniste della propria vita, riappropriandosi di una dimensione sociale e professionale. Sempre in quest’ambito, la fondazione ha distribuito 8.500 copia della Guida contro la violenza economica (consultabile anche sul web), di cui 3mila in lingua francese.

Ultimo ma non per importanza, il contributo all’SDG 8 (lavoro dignitoso crescita economica), che è anzi uno dei fiori all’occhiello della fondazione nata nel 2016 e sin da subito attiva per promuovere la consapevolezza economica e una gestione adeguata del proprio risparmio. Sono infatti ormai arrivate a 150mila le copie distribuite del Glossario di educazione finanziaria, arrivato anche sui banchi e sulle cattedre di istituti tecnici e licei di quattro regioni (Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia-Romagna). In questo stesso ambito va infine menzionato il portale FamilyMI, realizzato in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e la Fondazione Politecnico di Milano, nasce dall’esigenza di offrire un supporto all’inclusione finanziaria delle famiglie dei Millennials (nati tra il 1980 e il 2000) dell’area di Milano e provincia. FamilyMI propone un percorso informativo in modo innovativo e intuitivo per apprendere i principali concetti del sistema economico e finanziario (conti correnti, assicurazioni, obbligazioni, azioni, ecc).

 

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