Economia civile
Ecco il bando per il premio Woman Value Company 2019 dedicato alle donne
La parola d’ordine è parità. A qualcuno piace, ad altri meno, ma le donne oggi riscontrano ancora diverse difficoltà nell’affermarsi sul lavoro. Eppure i numeri raccontano di una folta presenza di imprenditrici sul territorio italiano e di aziende che lavorano affinché la parità di genere si realizzi quotidianamente.
Sono circa mille, infatti, le imprese distribuite nel nostro paese che hanno partecipato alle prime due edizioni del premio Women Value Company, pensato e realizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario insieme al Gruppo Intesa Sanpaolo, e che oggi rilancia, in vista della terza.
«Mai come oggi è fondamentale valorizzare il ruolo femminile nelle aziende e promuovere iniziative di welfare che rendano il lavoro delle donne sostenibile per le famiglie e per la società nel suo complesso» – commenta Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario. «Il Premio Women Value Company è nato da questa consapevolezza e dalla volontà di unire forze ed energie con il più grande istituto di credito italiano per rendere il nostro tessuto produttivo sempre più “women friendly”, moderno e competitivo».
Il premio ha proprio l’obiettivo di coinvolgere le imprese in un percorso di empowerment femminile e dare visibilità alle pratiche più virtuose e innovative, innescate dalle aziende per garantire pari opportunità e percorsi di carriera. Le aziende andate in finale nelle scorse edizioni sono 221 e quattro sono quelle che hanno ricevuto riconoscimenti per l’eccellenza delle politiche attuate a favore della parità di genere. Il premio è andato a Vetrya, di Orvieto, specializzata nello sviluppo di soluzioni sui canali di comunicazione e media digitali; Pegaso, di Verona, guidata da due donne, che produce integratori di origine naturale per il benessere psico-fisico; Zeta Service, con sede principale a Milano, che offre servizi di amministrazione del personale, consulenza del lavoro e sviluppo del capitale umano; e Arterra Bioscience, di Napoli, piccola impresa biotech che sviluppa tecnologie innovative per l’individuazione di molecole ad attività dermo-cosmetica.
Vi riconoscete nelle caratteristiche di queste imprese? Da oggi è online il bando per la terza edizione di Women Value Company. Il premio, nello specifico, è destinato alle piccole e medie imprese sia pubbliche che private, a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi. Le pmi devono aver registrato buone performance economico-finanziarie ed essersi distinte nell’applicazione di politiche di valorizzazione del lavoro femminile e di gestione della gender diversity. Ad esempio, devono aver messo in atto servizi di conciliazione famiglia/lavoro, iniziative volte a garantire ai dipendenti, uomini e donne, una serena gestione del loro tempo in azienda (benefit, voucher, asili nido interni,…), politiche flessibili di organizzazione del lavoro, politiche retributive di merito non discriminatorie ma anche piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili, con ampia presenza di donne in posizioni manageriali o apicali.
Le imprese che si riconoscono in questo profilo potranno autocandidarsi entro il 15 febbraio 2019, compilando il questionario on line pubblicato sui siti www.intesasanpaolo.com e www.fondazionebellisario.org. Le due imprese, una piccola e una di medie dimensioni, che più delle altre si siano distinte per aver investito sul superamento del gender gap e sulla crescita al femminile, saranno premiate a giugno del prossimo anno a Roma, nell’ambito della XXXI edizione del Premio Marisa Bellisario «Donne ad alta quota». Alle altre imprese che avranno superato la selezione, in virtù dei requisiti richiesti dal bando, sarà assegnato un ulteriore riconoscimento, nel corso di una serie di eventi promossi sul territorio.
«Con la Fondazione Bellisario, stiamo dando visibilità a quelle piccole e medie imprese che mettono le donne al centro del proprio percorso di crescita: raccontando le loro storie, abbiamo l’ambizione di contribuire alla diffusione di una cultura aziendale inclusiva, affrancata dai pregiudizi di genere, costruita sul talento e sulle idee, in cui si affermi un welfare capace di sostenere le donne lavoratrici», afferma Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, che conferma come la banca, dove le donne sono circa il 54% dei dipendenti e il 40% del totale dirigenti e quadri direttivi, si impegni per valorizzare il merito e le diversità.
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