Medio Oriente
Tranquilli, non sono tutti terroristi
I dati ricavati da un sondaggio dell’Arab Center for Research and Policy Studies di Doha hanno dimostrato che soltanto una piccola percentuale di arabi supporta l’ISIS ed è in qualche modo a suo favore.
Infatti, dei 5100 intervistati tra libanesi, iracheni, egiziani, siriani, tunisini, sauditi, giordani e palestinesi, soltanto l’11% ha dato una risposta positiva alla domanda “in generale, hai un’opinione negativa o positiva dell’ISIS?”. La capacità militare, il fatto di rappresentare una minaccia per l’Occidente, l’opposizione ai governi siriano ed iracheno ed il supporto per la comunità sunnita in Medio Oriente sono state le principali motivazioni di questa risposta. Di queste, soltanto il 13% è stata motivata da ragioni strettamente religiose con riferimenti ai principi islamici.
Il numero più alto di sostenitori proviene dalla Tunisia, paese da cui giunge gran parte dei così detti “foreign fighters” che combattono nelle fila dell’ISIS, e dall’Arabia Saudita, che dal boom petrolifero degli anni ’70 finanzia diversi movimenti islamisti con il fine di diffondere la dottrina del wahabismo.
Ad ogni modo, visti i continui sviluppi nella regione, le opinioni potrebbero cambiare nel corso del tempo e, comunque sia, il numero degli intervistati non è così elevato da poter rappresentare le opinioni di una popolazione molto più ampia. Seppur molto relativi, questi dati possono essere di conforto per tutti coloro che di fronte alle guerre e alle crisi umanitarie si preoccupano esclusivamente dell’arrivo di “pericolosi terroristi taglia gole” nel nostro paese e per tutti quelli che credono che l’Islam sia la causa di tutti i mali del nostro pianeta.
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