Mondo
MAMA – Make America a Monarchy Again
Assenza di regole, come in una monarchia assoluta del passato, caratterizza il regno di Donald Trash. Ma il mondo si lascerà maltrattare?
Ancora una volta tutti si stupiscono del linguaggio usato da Donald Trash. Non vedo perché dovremmo meravigliarcene. Nel tempo, piuttosto, avremmo dovuto farci l’abitudine, sapendo che come interlocutore, uno così, è inaffidabile. Anziché corteggiarlo, anche prima del momento di diventare presidente. Come ha fatto la biondina nazionale che pensava di fare la bella pontiera. Che ora si trova in difficoltà perché, una volta che ’sto ponte è crollato, non sa che dire, dopo aver abbracciato e baciato Zelensky, il dittatore non eletto, come sostiene Trash, il mediocre attore corredato di altri insulti gratuiti, che non servono a nessuno, meno che mai a Trash stesso, che è l’uomo più potente del mondo.
Più potente, insomma, potrebbe anche esserlo ma se il resto del mondo s’incazza perché si stufa, per le ragioni più diverse che, per una fatale congiunzione astrale potrebbero coincidere, e decide di far crollare la sua economia, non c’è riviera palestinese che tenga. Soprattutto se s’incazzano gli americani stessi, appena si renderanno conto dei bluff di un manipolo di squinternati ultraricchi.
La malattia del momento, come in altri frammenti della Storia che hanno riguardato personaggi di spicco, dall’antichità fino a poco fa, è il narcisismo. Ma non il sano narcisismo dell’attore, che deve mettere in scena un copione e deve passare attraverso i meandri più profondi del suo cervello e delle sue esperienze per rendere quel personaggio, bensì un narcisismo egocentrico al massimo grado, che segnala e delimita il raggio della percezione del mondo.
Donald Trash ha un mondo che termina poco dopo la sua pelle, non c’è che lui, solo lui, non gli si può assolutamente dire qualcosa che vada in contrasto colla sua limitatissima visione cerebrale perché lui è persuaso che quella sia la verità assoluta. E ci credo che lo sia, profondamente convinto. Non finge, quello lì.
Un po’ Caligola (che fece senatore il proprio cavallo, lui ha investito di cariche importanti Elon Musk), un po’ Bonifacio VIII (che pensava, più dei suoi predecessori, che il papa fosse superiore agli altri regnanti), un po’ Enrico VIII, un po’ Hitler. Un bel frullato di narcisismi, ma senza visioni politiche, perché lui non è un politico, in quanto non conosce niente della politica e della diplomazia, ma solamente un imprenditore capitalista usoniano, che fa la differenza. Perché il capitalismo usoniano è l’ipertrofia tipica del Paese, e che fa dire a Trash che l’Unione Europea è nata per fottere l’America (ha proprio usato “screw=fottere”).
Perché dovrei stupirmi, dunque? È la logica conseguenza di uno squilibrato al potere, facilitato dall’orrenda propaganda di Elon Musk e dall’ignoranza crassa degli elettori usoniani, che dimenticano che l’Europa è il continente da cui provengono i nonni e i padri delle loro famiglie, tutt’altro che intenzionati a fottere l’America. E, coll’unico neurone che si aggira sperduto nei loro cervelli, dimenticano che chi voleva fottere l’America era proprio Trash, coll’attacco al Capitol Hill e con tutte le menzogne in quei processi che sono automaticamente decaduti il giorno della sua elezione. Oltre alle menzogne ridicole sulla pandemia, sull’inquinamento, sull’ambiente, sui migranti, e sui vari nemici che s’inventa per avere un’identità.
Anzi, al contrario, l’America, per dirla tutta, ha fottuto per bene l’Europa per molto tempo, imponendo la propria visione distorta e infantile della realtà, portando il consumismo alle estreme conseguenze, così come l’inquinamento e i rifiuti, portando anche cose buone come il Jazz non meno di letteratura di alta qualità, pure piuttosto critica verso il sistema America, ma il sistema in sé è distorto, perverso, perché è una catena di Ponzi, dove il primo si arricchisce e gli altri perdono tutti.
Perché la parata di ultraricchi all’incoronazione di Donald Trash è indicativa della complicità di cui coloro sono colpevoli. Il più forte è lui, Trash, un vecchio, ormai, il presidente eletto più vecchio della Storia degli Stati Uniti, che fino a poco tempo fa dava del vecchio rimbambito al predecessore, in parte anche vero, ma lui inganna il pubblico perché è un rimbambito che recita la parte del dinamico sano di mente, unto dal Signore perché scampato a un attentato per salvare l’America. Inganna chi vuol essere ingannato, certo, perché i dissensi immagino non mancheranno nel popolo usoniano, ma la comunicazione è in mano ai suoi scagnozzi e quindi noi abbiamo dei frammenti di verità che arrivano oltreoceano da filtrare e interpretare.
Il bullismo di Trash e di Vance nei confronti del minuto Zelensky, diffuso in mondovisione per volere della presidenza usoniana, era disgustoso. Erano due leopardi che giocavano coll’antilope, a chi le faceva più male per poi divorarla. Di una ferocia che non si era mai vista, almeno pubblicamente, una dimostrazione di ciò che gli Stati Uniti di oggi pensano di dover esibire al mondo per far capire chi sono.
L’abbiamo capito benissimo, forse abbiamo una visione più ampia, ci vuol poco, di questo farwestismo culturale profondo che caratterizza dei narcisisti patologici all’ultimo stadio.
La vicenda ignobile di una pace senza condizioni perché Zelensky non avrebbe le carte è uguale precisa a quella dell’abbandono dell’Afghanistan al suo destino. Qui forse è peggio perché c’è di mezzo un contrasto insanabile tra la democrazia, per quanto discutibile, per quanto incompleta, per quanto carente in diversi punti, rappresentata dall’Unione Europea, nata per fottere gli U.S.A., e le autocrazie rappresentate dalla Russia, un colosso culturalmente primitivo, che in un secolo non è riuscito a evolvere il suo pensiero di fondo, per molti versi simile a quello usoniano di Trash e Musk: la legge del più forte, dove per forza s’intende la forza bruta, la forza militare. Un disegno imperialista tanto quanto.
Ecco perché si corteggiano vicendevolmente, Sputin e Trash, perché sono uguali e sanno che in questa divisione del mondo a due possono aiutarsi a vicenda. Sono loro che fottono l’Unione Europea, almeno nella loro testa colla tattica del divide et impera, manipolando le opinioni pubbliche, come ha fatto Musk esaltando il partito neonazista tedesco alle ultime elezioni.
E facilitando la provocazione a Zelensky, Trash ha la scusa di abbandonare l’Ucraina per l’irragionevolezza del suo capo, mettendo l’UE da sola contro la Russia, sfilandosi dalla NATO e ritirandosi “al di là del grande e bell’oceano” che separa il suo Paese dagli altri continenti. Ben orchestrato con Sputin, il quale non ha veramente intenzione di fare una guerra con Trash.
Ma c’è un piccolo particolare: il tempo. Negli anni Trenta del XX secolo, Stalin aveva cinquant’anni, Mussolini quaranta così come Hitler, il più giovane dei tre. Sputin adesso ne ha settantadue e Trash settantotto. Sono due vecchioni anacronistici che hanno l’idea fissa dell’Impero, ognuno il suo, e giocano a Risiko col resto del mondo, togliendosi delle soddisfazioni autoreferenti, nefaste per gli altri, negli ultimi anni della loro vita.
Questi egocentrici turbonarcisisti non hanno creato niente se non la propria mitologia mediatica, ma senza alcun supporto materiale. Non ci sono Città del Sole, Cupole del Brunelleschi, Regge di Versailles che possano ricordare chi siano stati costoro ai posteri, entrambi hanno coltivato solo il potere, coi mezzi più biechi, avvelenando gli oppositori o uccidendoli brutalmente come Navalny o la Politkvoskaja, come si faceva nel Rinascimento, oppure annientandoli mediaticamente con insulti e notizie false, avvelenando l’opinione pubblica.
Le vittime che stanno nel mezzo sono tutti gli altri, anche gli alleati o gli ex alleati. I quali sono talmente codardi da leccare il culo all’uno o all’altro o a entrambi, ma non ci si stupisce nemmeno di questo, visto il livello a cui siamo arrivati. Diciamo che ci s’indigna, questo sì, perché il livello dei dibattiti è talmente squalificato che ci si sente soli, senza più protezioni, molto meno di prima.
Non è che i presidenti predecessori siano stati, da entrambe le parti, stinchi di santi, anche Kennedy e tutta la questione di Cuba, e poi il Vietnam, e poi le varie dittature dell’America Latina manovrate da quell’orrore di Kissinger, sempre in seconda fila sebbene fosse il vero Mangiafuoco del Novecento. E Stalin e Kruscev non erano migliori.
Però non erano così ignoranti e tasci come Trash e Sputin, conoscevano meglio il mondo e i suoi meccanismi, cosa che costoro, pur essendo assai attempati, sconoscono.
A Vance Zelensky ha detto: vieni a vedere in Ucraina cosa abbiamo, siamo stati aggrediti, abbiamo avuto centinaia di migliaia di morti tra militari e civili che non c’entravano nulla, città rase al suolo, noi non volevamo essere invasi. Ha avuto il coraggio e la dignità di dirglielo in faccia, di rompere quella farsa di conferenza stampa, dove gli usoniani volevano apparire i buoni e il minuscolo ucraino, vestito come sempre, doveva fare la parte del buzzurro di turno, che doveva lasciarsi manovrare dai due burattinai per farsi estorcere ’ste terre rare che vogliono tutti.
Fino a quando dunque, quo usque tandem, il resto del mondo permetterà a questi due figuri, alla fine della loro vita, di rovinare ancora il mondo, l’unico che abbiamo e che andrebbe preservato come le cose sante?
Se l’Unione Europea saprà rispondere adeguatamente, forse questo bubbone usoniano imploderà, una volta per tutte. La Cina potrebbe giocare un ruolo abbastanza importante perché, in quanto potenza economica, è interessata a un’Europa ricca che possa ancora comprare i suoi prodotti più o meno scadenti. Se l’UE s’indebolisse il resto del mondo non sarebbe così ricco da supplire a un mercato europeo devastato da quei due matti. E i cinesi hanno in mente solo due cose, affari e soldi, sono diventati più capitalisti degli usoniani. Tramontata l’UE, come vorrebbero Trash e Sputin, tramonterebbero anche gli affari del Celeste Impero con una crisi interna inimmaginabile, e si tratterebbe di un miliardo e mezzo di cinesi che già adesso fanno fatica a consumare l’invenduto.
Meno male che Trash e Sputin sono anziani e ne hanno per poco. Possono fare ancora molti danni, però, perché sono, oltre che narcisisti alla potenza n, vittime del delirio d’onnipotenza. Loro e i loro famigli.
Noi dovremmo guardarci bene in casa e defenestrare una volta per tutte i nostri bimbi e bimbeminkia al potere perché i danni che stanno facendo al nostro Paese, a tutti i livelli, sono veramente gravissimi. Queste opposizioni, che non riescono ad avere nemmeno una visione chiara sulle guerre sanguinose dalla Sarmazia al Mediterraneo e quindi una posizione obiettiva, scevra da ideologismi e partigianerie inutili, basandosi magari più sui fatti che sul “non sarebbe dovuto succedere”, diventano sempre più imbarazzanti. Pericolosamente, perché non offrono un’alternativa a queste destre estreme che accendono fiammiferi sulla benzina per divertimento o per incoscienza.
Per fare certe cose, d’altra parte, come avrebbe detto Enzo Iannacci, ci vuole orecchio. E qui di orecchio non ce n’è proprio.
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