Immigrazione
Quei sovversivi alla Martesana di Milano
Li potete incontrare in un pomeriggio di Agosto. A me è capitato alle 19.20 del 22 Agosto 2016. Lungo il fiume della Martesana a circa 500 metri dal noto locale Zelig, a meno di 2 km dal centro in cui sono trattenuti i migranti che arrivano a Milano, in via Sammartini. Gruppi di giovani sudamericani che ballano e danzano con i loro costumi colorati. In mezzo, i bambini. Con le loro biciclette e l’immancabile pallone. E poi le mamme, i papà, i cagnolini, i runners, gli amanti dei pattini. Poi,di fronte all’anfiteatro, ecco questo giovane gruppo di ragazzi sudamericani che prova delle figure di ballo con la musica. Uno spettacolo di colori e allegria. La Martesana, a ridosso di Via Padova. La Martesana definito da alcune testate giornalistiche “un quartiere pericoloso”. Pieno di “immigrati che non vogliono integrarsi”.
Eccoli, questi ragazzi che non si integrano. Ballano e cantano in mezzo a noi. Sorridono. E sembrano persino più felici di noi. E delle nostre paure.
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