Immigrazione
Partigiani con l’aria condizionata
Sono stanco di dovermi aggrappare agli eroi per supplire alla mancanza di proposte reali in grado di raddrizzare una situazione di squilibrio tra mondi diversi, necessità diverse.
Stanco dei feticci odierni [oggi la capitana] e passati [Che Guevara? Dite voi]
Viviamo in un pianeta in cui un quinto della popolazione sta bene e gli altri quattro quinti scappano da qualcosa di minaccioso: fame, guerra o condizioni climatiche insostenibili; gli episodi sporadici, le politiche a macchia di leopardo non hanno alcun senso.
Sono stanco di guardare foto che in linea teorica dovrebbero smuovere le coscienze e che in linea pratica non cambiano di una virgola lo stato delle cose.
Cosa ha cambiato la foto del bambino annegato sulla spiaggia? Niente.
Cosa cambierà con la foto del papà e del bambino annegati? Niente.
Stanco delle bolle impermeabili di Facebook, un consenso fasullo, totalmente scollato dalla realtà circostante che vede la gente sempre più impaurita e in cerca di nemici. Sono stanco di hashtag pro Carola, pro ONG, contro Salvini, contro i Governi.
Ho partecipato [e organizzato] manifestazioni, sono stato spettatore ed ospite di dibattiti e assemblee, e ho capito che il sistema ad oggi non prevede mutamenti perché la piazza serve a chi la fa ma se poi non seguono politiche serie tutto risulta inutile, ipocrita. Si costruiscono muri, si bloccano le navi, ci si indigna e poi però c’è lo Spritz e il dj set, quindi ciao piazza e mano al telefono che è sabato e si va di selfie, e speriamo che ci sia l’aria condizionata.
Sento la necessità stringente di buone pratiche e prassi che permettano di vivere in un mondo diverso, sì, ma credo negli esempi individuali e coerenti più che negli slogan di cui, davvero, mi sono stufato.
Ho abbastanza esperienza per dire che Facebook non muove consensi, alimenta solo ed esclusivamente un dibattito partigiano.
Solo che i partigiani andavano in montagna e rischiavano la pelle, in molti casi lasciandocela: qui non si rischia niente se non qualche insulto nella propria timeline.
P.S. Non mi si chieda ‘E quindi?’, perchè non ho ricette se non quella di comportarmi bene e di promuovere nel mio piccolo le buone prassi di cui sopra. Ma lo farò senza alcun cappello, o bandiera, senza hashtag e soprattutto senza stare all’ombra di eroi di cui tra 2 settimane nessuno parlerà più.
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