Immigrazione

Parisi e l’insostenibile leggerezza di stare con la Lega

6 Luglio 2016

Stefano Parisi convoca la stampa il giorno prima dell’insediamento del Consiglio comunale a Milano, e mette sul tavolo tre punti programmatici su cui intende lavorare nei prossimi mesi incalzando Beppe Sala e la sua giunta.
1- l’immigrazione per cui, dice, “occorre provvedere a dislocare sull’intera città metropolitana gli immigrati che approdano a Milano”. Città satura secondo il capo dell’opposizione
2- La Brexit. Dice di essere contrario all’uscita dall’Europa dell’Italia e anche contrariato dal voto londinese. Secondo il suo parere dovrebbe formarsi una sorta di missione congiunta tra lui e il sindaco per interpellare Renzi al fine di fare lobby sul Consiglio Europeo per portare a Milano alcune istituzioni o distretti di multinazionali. Operazione che se fatta in missione da solo, come ha fatto oggi Sala, “non serve” – dice.
3- Moschee. Vanno fatte e vanno interpellate tutte le voci presenti a Milano e non solo il Caim.

Su nessuno di questi tre punti strategici c’è una convergenza programmatica e politica con la Lega. Lui prima nega, ma poi conferma l’assunto rispondendo a una nostra domanda.Per conto di chi parla, allora, Parisi? Forse di Forza Italia, in ragione dei ruoli rovesciati che vedono oggi il partito di Berlusconi stare davanti alla Lega a Milano? Ecco la conferenza stampa in pillole:

Questione immigrati

Attacco a Sala su proposta fatta in campagna elettorale

Brexit e la flessibilità fiscale per Milano

Moschee

Domanda sul rapporto con la Lega Nord

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