Immigrazione

In Siria si cerca su Google come scappare

1 Ottobre 2015

Google risponde alle nostre esigenze nazional-popolari: da questo lato del mondo (cfr. la dolce e cara Europa che apre e chiude frontiere a piacimento) la nostra fantasia di ricerca sfoga il proprio sfrenato consumismo su ottime ricette per la cena, offerte su Amazon, e quale spiaggia della Croazia converrebbe visitare quest’anno (nb: negli ultimi anni la Croazia ha avuto un boom turistico così stellare che persino i migranti in fuga quest’anno l’hanno affollata).

Per un attimo solo immaginate di vivere in Siria oggi. Siete schiacciati da tutti i lati da qualche anno a questa parte, la dittatura di Assad, la rivolta, l’Isis, la resistenza curda, e ora addirittura i bombardamenti russi di Putin. Tutto questo deve essere quantomeno un’ottima premessa per il tipico malumore mattutino in salsa occidentale. Ora immaginate di essere un europeo (probabile vi sia riuscito meglio). Cercate su Google, lavorare a Berlino più offerte voli low cost Berlino. Immaginate un siriano che googla ”immigrazione in Germania”, ”asilo in Germania”, ”mare tra Grecia e Turchia”, ”Ungheria rifugiati siriani”: sono alcune delle chiavi di ricerca più usate in Siria al momento. Niente voli low cost da quelle parti, solo una grande urgenza di scappare, e gravi complicazioni. Mettiamoci anche l’incognita dell’accoglienza da queste parti.

Ve la sentite davvero di ignorare queste chiavi di ricerca e continuare a googlare alla ricerca della ricetta per stasera? Qui sotto il video realizzato da AJ+, canale del network Al Jazeera, che ha realizzato il servizio sulle chiavi di ricerca più googlate in Siria nelle ultime due settimane.

Foto di copertina: Kos. AP Photo/Petros Giannakouris

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