Governo
I pulmann costano. Parola di ministro
Piantedosi uno. Fa la legge.
27 dicembre 2022.
Il governo Meloni approva un decreto legge che regola il lavoro delle navi umanitarie nel Mediterraneo, impone che il porto d’attracco non è più quello vicino alla zona dei soccorsi, ma quello deciso dal governo di volta in volta. Sono vietati i soccorsi multipli, cioè le navi delle Ong dopo aver tirato a bordo i naufraghi di una imbarcazione devono immediatamente dirigersi al porto assegnato.
Piantedosi due. Spiega la legge in TV.
19 gennaio 2023, Piazza Pulita La 7.
Ministro degli interni: «Noi vogliamo fare in modo che si decongestioni il più possibile l’approdo nei porti delle regioni del Sud. Ci sono delle procedure allo sbarco che vanno fatte sul posto, che impegnano le persone lì per qualche giorno». A domanda: perché non trasferire i migranti in pullman, via terra? Il ministro risponde: «Perché i pullman sono costosi».
Piantedosi tre, oplà. E’ il momento di applicare la legge. Serve rigore e programmazione che diamine.
25 gennaio.
La nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere nel Mediterraneo soccorre un canotto con a bordo minori stranieri non accompagnati.
29 gennaio.
Dopo cinque giorni e cinque notti di viaggio aggiuntivi, arrivano a La Spezia il porto assegnato.
Una volta scesi a terra e identificati, certificata l’età dei più giovani – la maggior parte è nata nel 2007 – ecco la sorpresa: alcuni a Alessandria, altri a Livorno, ma 27 a San Giovanni Rotondo.
Per 27 dunque viaggio in pulmann (quello costoso) di 800 km.
«La ripartizione dei minori viene fatta direttamente dal ministero dell’Interno, in base alla disponibilità nelle strutture specializzate» dice Roberta Carpanese, funzionaria della prefettura di La Spezia
Benvenuti ragazzi nel paese del gioco dell’oca: sei nella casella Decreto anti ONG ritorni alla casella di partenza.
«Ma adesso stanno bene, sono arrivati alle 5 del mattino. Hanno già fatto una piccola visita in città, seguiranno un percorso scolastico e vogliamo iscriverli a un torneo di calcetto», dichiara a beneficio di telecamera la dirigente della prefettura di Foggia Angela Barbato.
Tutto è bene quel che finisce bene.
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