Giornalismo
Usa contro Ue, la guerra dell’alcol: whiskey contro vino
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
La sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha deciso in via definitiva l’obbligo di risarcimento da parte dello Stato per i migranti della nave Diciotti del 2018 non avrà conseguenze sulle decisioni attuali del governo. È quanto spiega il ministero dell’Interno Piantedosi. Al Viminale si ritiene che la decisione dei giudici sia “sostanzialmente ininfluente” sulla gestione attuale dell’immigrazione irregolare dal nord Africa. (IlGiornale)
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha fatto il bilancio dei primi cento giorni del suo secondo mandato. È la difesa la grande svolta di questo inizio di mandato. E lo ammette spiegando che fino a sei mesi fa la priorità sembrava essere come restituire competitività all’Unione europea. Ma forza economica e piano europeo di riarmo sono due facce della stessa medaglia. Serve un’azione forte, la guerra è ai nostri confini. (Corrieredella Sera)
Stati Uniti, un vero e proprio lunedì nero per le borse spaventate dai dazi e dall’ombra della recessione. Wall Street ha bruciato quasi mille miliardi, quello di Tesla e quelli delle Big Tech i titoli più colpiti. Il colosso dell’auto elettrica perde il 15% subendo il crollo delle vendite in Cina. Le decisioni di Trump circondate dall’incertezza e i provvedimenti di Musk sui dipendenti del governo minacciano di rallentare la crescita americana. (Repubblica)
Incontro tra americani e ucraini in Arabia Saudita, interessata a diventare il centro di mediazioni e colloqui. Il metodo di lavoro e negoziale degli Stati Uniti è di portare al tavolo delle trattative ucraini e russi, esercitandosi prima su altri temi. Un giornalista del Washington Post ha chiesto a Donald Trump se non si sente preso in giro da Putin che incrementa i bombardamenti contro l’Ucraina mentre lui parla di pace e accusa Zelensky di spingere il mondo verso la Terza guerra mondiale. Trump ha offeso il giornalista per la domanda e ha risposto: “Putin non mi sta mancando di rispetto”. (IlFoglio)
Ucraina e Stati Uniti accelerano verso la pace, il vertice tra le delegazioni dei due Paesi a Gedda, in Arabia Saudita, è andato meglio del previsto, Kiev ha accettato la proposta di una tregua di trenta giorni con la Russia, mentre Washington ha promesso in cambio una ripresa degli aiuti militari e della condivisione dell’intelligence, sospesi da Trump nei giorni scorsi. Il segretario di Stato Rubio: “Ora la palla è nel campo della Russia”. Zelensky: “Gli Usa convincano Mosca ad accettare”. L’accordo sui minerali sarà firmato “prima possibile”. (IlFattoQuotidiano)
Il piano di riarmo europeo arriva sul tavolo dei ministri delle Finanze. il ministro Giancarlo Giorgetti porta ai colleghi Ue la proposta italiana. L’idea sarebbe quella di rafforzare la componente degli Stati membri nell’InvestEu, migliorando l’efficacia delle garanzie Ue per attrarre capitali privati. Si dovrebbero mobilitare circa 200 miliardi di investimenti privati nei prossimi 3-5 anni, utilizzando una garanzia pubblica di 16,7 miliardi di euro, grazie a una struttura differenziata tra gli Stati membri, l’Ue e il mercato. (IlSole24Ore)
Terremoto Campi Flegrei, la terra ha tremato ancora una volta con una forte scossa di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni al pari di quella del maggio scorso. L’evento sismico, il cui epicentro è stato rilevato in via Napoli ad una profondità di circa 2 km, ha svegliato di soprassalto la zona flegrea, la città di Napoli e parte della provincia. (Napolitoday)
Il Parlamento europeo vota sulla risoluzione, sulla difesa e sul riarmo, che comprende anche il sì al piano ReArm Europe, da 800 miliardi. Il piano ha ricevuto 480 voti a favore, 130 contrari e 67 astenuti. Partiti italiani divisi. Alcuni avevano anticipato il voto contrario, come il Movimento 5 stelle e la Lega, in accordo con i propri gruppi europei, la Sinistra e i Patrioti. Parere favorevole da Forza Italia e Fratelli d’Italia, come il resto del Partito popolare europeo e del gruppo dei Conservatori e riformisti. Bocciato emendamento di Fdi che chiedeva la modifica del nome da ‘ReArm Europe’ a ‘Defend Europe (Fanpage)
Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato una nuova minaccia diretta all’Unione europea, come ritorsione contro i dazi di Bruxelles sul whisky prodotto negli Usa: «Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve una tariffa del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici in produzione dalla Francia e da altri Paesi rappresentati dall’Unione europea». Affondano in borsa i titoli del settore. Il danno sarebbe soprattutto per i produttori italiani. Gli Usa sono il primo consumatore mondiale di vino con 33,3 milioni di ettolitri, in valore il mercato più importante. Un dazio del 200% rischierebbe di danneggiare pesantemente soprattutto l’export di bottiglie tricolori che nel 2024 ha raggiunto un valore complessivo di 1,94 miliardi di euro. (IlGiornale)
Tregua per l’Ucraina, secondo il Cremlino il cessate il fuoco rappresenta un favore all’Ucraina che non riflette le condizioni di superiorità russa sul terreno. «Siamo d’accordo con le proposte per porre fine alle azioni militari ma deve essere tale da portare a una pace duratura e rimuovere le cause profonde della crisi» queste le dichiarazioni di Putin che enuncia alcune condizioni irrinunciabili: la mancata adesione di Kiev alla Nato, un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina il riconoscimento della Crimea e 4 regioni ucraine come russe. (Avvenire)
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