
Giornalismo
Si al riarmo UE ma resta il nodo finanziamenti
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Medio Oriente, gli Houthi rivendicano il secondo attacco alla portaerei Usa dopo raid aerei americani. L’azione è una risposta a più di 47 attacchi aerei statunitensi ordinati dal presidente degli Stati Uniti sulle aree controllate dai ribelli nello Yemen. Il ministero della Sanità gestito dagli Houthi ha riferito che gli attacchi aerei statunitensi di sabato hanno ucciso almeno 53 persone, tra cui cinque donne e due bambini e ferito altre cento persone a Sanaa e Saada.
(Euronews)
Incendio in una discoteca in Macedonia durante un concerto, muoiono 59 ragazzi. Il locale operava senza licenza, si indaga per corruzione. «Abbiamo il sospetto – ha detto all’esito delle prime indagini il ministro dell’Interno Panche Toshkovski – che questa sia una storia di mazzette e corruzione». Perché di regolare in quel club diventato una fossa comune non c’era nulla. E per questo già in 15 sono stati fermati.
Pubblicata sul Corriere della Sera con data 14 marzo la lettera nella quale papa Francesco parla delle proprie condizioni di salute, affronta il tema della fragilità umana e ribadisce il suo grido accorato affinché «ci si unisca in uno sforzo» per «riaccendere la speranza della pace». «La malattia e la fragilità rendono più lucidi. Serve responsabilità, disarmiamo la Terra». Il Direttore Luciano Fontana gli aveva inviato un messaggio di vicinanza e di augurio per la sua salute, chiedendo al Pontefice se volesse intervenire con un suo appello in un momento così grave e delicato, ma anche importante, per la comunità internazionale e per le popolazioni ancora martoriate dalla guerra.
Finisce la tregua a Gaza, oltre 400 morti nei raid israeliani. Il premier e il ministro dell’interno di Hamas uccisi nei raid. L’esercito chiude il valico di Rafah, stop al trasferimento dei malati in Egitto. Ordinata l’evacuazione delle zone confinanti con Israele. Per gli Usa, la colpa per la ripresa delle ostilità a Gaza solo di Hamas. Hezbollah condanna la decisione di Netanyahu di violare il cessate il fuoco a Gaza.
(Rainews)
Oltre due ore di telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Lo ‘zar’ ha chiesto lo stop a tutti gli aiuti militari a Kiev e ha annunciato di aver ordinato di fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche. Francia e Germania intanto avvertono che continueranno a fornire sostegno militare all’Ucraina. Per Mario Draghi al Senato, la nostra sicurezza è messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia, minaccia concreta per l’Europa.
Dopo la lunga telefonata con Putin, D. Trump ha sentito anche Volodymyr Zelensky ostentando ottimismo sulle chance di pace in vista di una ripresa dei colloqui domenica in Arabia Saudita. Anche Zelensky si è detto soddisfatto del colloquio che ha definito “franco” e “sostanziale”. Il Presidente americano aiuterà Zelensky ad ottenere nuovi sistemi di difesa aerea e si è proposto di controllare le centrali elettriche e nucleari del Paese.
(Ansa)
Arrestato il sindaco di Istanbul. Secondo i media turchi sarebbe indagato in un caso di presunta corruzione assieme a un centinaio di altre persone, tra cui giornalisti e uomini d’affari. Alcuni manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine durante una manifestazione non autorizzata. Reazione negativa anche della borsa di Istanbul che ha perso il 6,9 per cento, le contrattazioni sono state interrotte per eccesso di ribasso. Ekrem Imamoglu, 53 anni, è sindaco di Istanbul dal 2019 ed è il principale oppositore politico del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
(Ilpost)
Nel suo intervento alla Camera nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo Giorgia Meloni attacca il manifesto di Ventotene. La premier citando alcuni passaggi del testo dichiara: «Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia…», in aula si scatena la bagarre. Ira delle opposizioni che si schierano compatte definendo l’affermazione un oltraggio alla «memoria di Altiero Spinelli, considerato il padre dell’Europa, e di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni», il presidente Lorenzo Fontana è stato costretto a interrompere la seduta, ripresa poi con un clima ancora surriscaldato.
Il dossier riarmo riaccende la tensione tra Forza Italia e Lega nel giorno in cui Giorgia Meloni si siede al tavolo del Consiglio europeo per discutere del piano Rearm Europe da 800 miliardi. Botta e risposta tra i due vicepremier Salvini e Tajani. Fratelli d’Italia invita i due alleati a restare sui punti condivisi come il no all’invio delle truppe in Ucraina, senza lasciarsi trascinare in polemiche su ipotesi ancor da definire.
La Commissione europea ha presentato il piano sulla difesa. Nelle bozze di conclusione i 27 invitano «ad accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell’Europa entro i prossimi cinque anni». La roadmap prevede di chiudere al Consiglio Europeo di giugno, dove gli alleati saranno chiamati ad aumentare i target di spesa – si parla di almeno il 3% – sotto l’impulso energico di Donald Trump. Prudenza di Italia e Francia per l’alto debito. Sull’emissione di eurobond per la difesa derby tra favorevoli e contrari.
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