Giornalismo
Netanyahu come Putin, mandato di arresto anche per lui
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Il Presidente americano Joe Biden, ha autorizzato per la prima volta l’Ucraina a utilizzare i missili a lungo raggio, di produzione statunitense, all’interno del territorio russo. Gli Stati Uniti li avevano inviati all’inizio dell’anno, ma avevano imposto molte restrizioni al loro utilizzo. La decisione di Biden segue un’intensificazione dell’offensiva russa in Ucraina, anche in seguito all’invio di migliaia di soldati nella regione di Kursk da parte della Corea del Nord. (IlPost)
G20 a Rio, il bilaterale tra Meloni e Lula ha confermato la singolare ma non casuale vicinanza tra i due leader proprio sulla global minimum tax, che ha avuto una buona accelerata al G7 italiano di Borgo Egnazia. Sintonia anche sulla lotta alla povertà e piani alimentari. La presenza di Donald Trump si avverte per interposta persona, attraverso il presidente argentino Javier Milei, che sta provando a scardinare le precedenti intese sulla tassa ai super-ricchi. (Avvenire)
Il centrosinistra vince le elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna. In Emilia-Romagna ha vinto Michele De Pascale (centrosinistra) con oltre il 56%, mentre Elena Ugolini (centrodestra) si ferma al 40%. In Umbria è netta vittoria della sindaca di Assisi, Stefania Proietti (centrosinistra), con il 51%: battuta la governatrice di centrodestra Donatella Tesei, poco sopra il 45%. Per entrambe le Regioni si tratta di percentuali notevolmente più basse rispetto alle precedenti tornate elettorali. (Fanpage)
Fanno discutere le parole del Ministro Valditara in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin: “la lotta al patriarcato è ideologia, il patriarcato, come fenomeno giuridico, è finito con la riforma del diritto di famiglia nel 1975 che ha sostituito la famiglia fondata sulla gerarchia quella sulla uguaglianza” e ancora, “l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza, in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale” (Il Giornale)
Kiev lancia i primi missili Usa in profondità sul territorio russo distruggendo un deposito di armi. Non si è fatta attendere la risposta russa e dal Cremlino il presidente Putin cambia la dottrina sul nucleare: “Siamo pronti ad usare l’atomica anche in risposta ad attacchi convenzionali”. I Paesi europei del G20 confermano la loro posizione a fianco dell’Ucraina e del presidente Zelensky. (Repubblica)
Nuovamente preso di mira il quartier generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil, nel sud del Libano, due attacchi nel giro di tre giorni. Cinque soldati italiani in infermeria. Inizialmente sospetti su Israele che nega l’attacco. Fonti locali libanesi successivamente si sono affrettate a precisare che i razzi da 107 millimetri siano in dotazione ad Hezbollah. Crosetto: “sono in corso accertamenti per individuare i responsabili” (QuotidianoNazionale)
Arrivato l’accordo sulle nomine Ue, via libera a Raffaele Fitto e Teresa Ribera, l’impasse tra popolari, socialisti e liberali si è sbloccato suggellando un fragile patto europeista che blinda i due vicepresidenti esecutivi. Esiste però una clausola voluta dal Ppe per costringere la spagnola alle dimissioni in caso di accuse formali della giustizia iberica sulla gestione delle alluvioni in patria. L’intesa politica sarà formalizzata alla plenaria del Parlamento europeo il 27 novembre. (Ansa)
La riforma del codice della strada passa anche al Senato e diventa legge. Scatta l’obbligo di targa, casco e assicurazione per i monopattini, per gli automobilisti subentra l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Regole più punitive per la guida in stato di ebbrezza, con multe fino a 6mila euro e arresto fino a un anno e sotto l’effetto di stupefacenti che prevedono la sospensione della patente e la successiva revoca con divieto di riottenerla per i successivi tre anni. (Alvolante)
Mandato d’arresto della Corte penale internazionale per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, con l’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità nell’ambito del conflitto a Gaza. Un mandato di arresto è stato emesso anche per alcuni funzionari di Hamas. Il Leader israeliano almeno in teoria, non potrà mettere piede in alcuno dei 124 Paesi che riconoscono l’autorità della Corte. Via libera in Usa, in Cina o in Russia, Paesi che, al pari d’Israele, non riconoscono la Cpi. (Corte penale internazionale). (Corriere della Sera)
In un messaggio alla nazione a reti unificate, Vladimir Putin dichiara che col lancio dei missili a lungo raggio statunitensi e britannici contro la Russia, «il conflitto regionale provocato dall’Occidente in Ucraina ha assunto elementi di carattere globale». Le armi occidentali non hanno raggiunto gli obiettivi, osserva, ma è impossibile usarle senza «la partecipazione diretta di specialisti dei Paesi che le producono». Riteniamo sia nostro diritto usare le nostre armi contro le installazioni militari di quei Paesi che consentono l’uso delle loro armi contro le nostre». (Repubblica)
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