Diritti
Un sorriso per Rahig, bambina sudanese in cura al Gemelli di Roma
Ogni anno nei paesi in via di sviluppo 170.000 bambini nascono con malformazioni del volto, attualmente 15 milioni di bambini ustionati e con traumi da guerra sono in attesa di cure.
La malformazione del volto che affligge questi bambini si chiama labio-palatoschisi, comunemente nota come “labbro leporino”, determina l’apertura del labbro e del palato. Il volto di questi bambini appare deturpato, sfigurato. Oltre a dover convivere con le problematiche esistenti nei propri paesi per loro si aggiungono disagi ulteriori: non potersi nutrire in modo adeguato, essere soggetti a contrarre gravi infezioni, spesso mortali, o più semplicemente non riuscire a sorridere. Esclusione, emarginazione, isolamento sono all’ordine del giorno fino ad arrivare a conseguenze più gravi, come l’infanticidio. In molti paesi dell’Africa i bambini con la labio-palatoschisi sono considerati maledetti, in Uganda sono denominati “Ajok”, ovvero “perseguitati da Dio”. La maggior parte di questi bambini non ha accesso alle cure mediche per mancanza di reddito o per inadeguatezza dei sistemi sanitari locali. Basta un intervento chirurgico della durata di un’ora per offrire la soluzione alla patologia che li affligge. L’intervento è molto delicato, ma risolutivo: un piccolo “miracolo” che cambia la vita e restituisce il sorriso. I medici e gli infermieri volontari di Emergenza Sorrisi – Doctors for Smiling Children realizzano missioni in 23 paesi dell’Africa e del Medio-Oriente garantendo cure, chirurgia e assistenza sanitaria a migliaia di bambini affetti da malformazioni del volto.
Emergenza Sorrisi cambia l’esistenza e il futuro di moltissimi bambini che altrimenti non avrebbero accesso alle cure e a una vita migliore. Come Rahig, bambina sudanese di 5 anni, affetta da una malformazione facciale che, oltre a deturparla, le impedisce di respirare correttamente attraverso il naso, esponendola a diverse patologie dell’apparato respiratorio: anche il canale lacrimale è compromesso. La vita di Rahig però sta fortunatamente per cambiare: un’equipe medica dell’ONG Emergenza Sorrisi la opererà presto, presso l’ospedale Gemelli di Roma, e finalmente Rahig potrà sorridere e condurre una vita normale. La bambina è già stata visitata e si dovrà sottoporre a quattro interventi, oltre alla ricostruzione del palato e di parte della dentatura bisogna aprire le due narici (la piccola finora ha sempre e solo respirato con la bocca) e sistemare le palpebre e i canali lacrimali: Rahig non riesce a chiudere bene gli occhi, soprattutto il sinistro, che rimane aperto anche durante il sonno.
I costi dell’operazione e del viaggio dal Sudan sono coperti, ma la mamma di Rahig deve soggiornare a Roma per un periodo di 6-8 settimane, insieme a un familiare che parla italiano. La famiglia non ha i mezzi per sostenere queste spese, come non li ha per far fonte ai costi per le cure mediche una volta rientrati in Sudan.
Per questo è stata attivata sulla piattaforma GoFundMe una campagna di crowdfunding in favore della bambina e della sua famiglia. Partecipa anche tu alla missione di far sorridere Rahig!
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