Diritti

Cosa prevede la legge sul Biotestamento

10 Dicembre 2017

È arrivato in Senato il 21 aprile 2017 dopo essere stato approvato dalla Camera dei deputati. Dopo lunghi rinvii c’è stata un’improvvisa accelerazione che finalmente ha portato la legge ad essere approvata oggi, giovedì 14 dicembre. Il Senato ha dato il via libera definitivo con 180 sì, 71 no e 6 astenuti. È il disegno di legge 2801 sul testamento biologico e contiene le “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. La sua discussione è stata calendarizzata dopo mesi di stallo, stimolata anche dall’appello di alcuni senatori a vita che ne hanno sottolineato l’urgenza, oltre che dall’Associazione Luca Coscioni e dai radicali. Il ddl non contiene nessun articolo che legittimi qualunque forma di suicidio assistito (l’assunzione di un farmaco che metta fine alla propria vita in autonomia) né di eutanasia (con l’aiuto di un medico).

Ma di cosa parliamo quando parliamo di “testamento biologico” e fine vita? Vediamo i punti principali del disegno di legge.

Consenso informato

L’articolo 1 prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato della persona interessata. Viene infatti “promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra medico e paziente il cui atto fondante è il consenso informato” e “nella relazione di cura sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari oppure una persona di fiducia”.

La legge disciplina il diritto di ogni persona a conoscere le proprie condizioni di salute ed essere informata in modo completo della diagnosi, la prognosi, i benefici e i rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari proposti, le possibili alternative e le conseguenze dell’eventuale rifiuto del trattamento.

Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò è esente da responsabilità civile o penale.

Minori

Per quanto riguarda minori e incapaci, il consenso informato è espresso dai genitori o dai tutori, ma il paziente deve comunque ricevere informazioni sulle possibili scelte ed essere messo in condizione di esprimere la sua volontà.

Il consenso deve essere dato in forma scritta o videoregistrata, con mezzi che consentano anche alla persona con disabilità di comunicare. Il paziente può revocare in qualsiasi momento il consenso dato.

Nutrizione e idratazione

Nutrizione e idratazione artificiali sono ritenuti “trattamenti sanitari”, perché la loro somministrazione avviene su prescrizione medica. Di conseguenza, possono essere rifiutate o sospese.

Terapia del dolore

Il medico deve adoperarsi per alleviare le sofferenze del paziente anche in caso di rifiuto o revoca del consenso al trattamento sanitario. È garantita così la terapia del dolore e dell’erogazione delle cure palliative. Il testo prevede che il medico debba evitare qualsiasi tipo di ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e dei trattamenti inutili. Il paziente invece “non può esigere dal medico trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale e alla buone pratiche clinico-assistenziali”.

Disposizioni anticipate di trattamento (Dat)

L’articolo 3 prevede che “ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”.

Il paziente quindi indica una persona di sua fiducia che lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat devono essere redatte in forma scritta con sottoscrizione autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale o da un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale o convenzionato. Sono rinnovabili, modificabili e revocabili in qualsiasi momento.

Come viene applicata la legge e da chi 

È compito delle amministrazioni pubbliche responsabili della materia attuare la legge per quanto riguarda le risorse umane, strumentali e finanziarie. Ma, il testo specifica “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.

 

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