Diritti
Pokemon Go presto illegale in Italia
“Pokemon Go presto illegale in Italia”, è questo il titolo che, a quanto pare, il Codacons vorrebbe leggere su ogni giornale.
Ebbene si, secondo un articolo apparso ieri nel sito ufficiale del Codacons pare che venga chiesto di proibire il gioco, data la sua potenziale pericolosità se utilizzato durante la guida di un veicolo o anche solo durante una camminata all’aria aperta. Alla richiesta si accoda anche Asaps, il portale della sicurezza stradale, che chiede un intervento urgente al Governo: “Chiediamo un provvedimento che vieti in modo più severo l’utilizzo di questo gioco distrattivo quando si è alla guida, prevedendo il sequestro del cellulare per almeno un mese. O, quantomeno, di inibire il funzionamento della app in Italia durante guida”.
Beh, che dire? Ogni volta che leggo queste notizie io, ve lo giuro, rimango basito. Secoli di storia e casistiche che certificano in ogni modo possibile che il proibizionismo è un fallimento totale, ed anzi controproducente alla Causa stessa, eppure continuiamo a cascarci. Non capisco davvero… perché il darwinismo sociale a volte si inceppa?
Il proibizionismo è la soluzione dei deficienti.
Non sono davvero bastati gli anni ’20 statunitensi con il loro proibizionismo e tolleranza zero verso l’alcool che resero grande la criminalità di allora e ricco Al Capone? Non è bastato il proibizionismo della marijuana, la cui deficienza è stata puntualmente comprovata ogni volta che un governo ne ha legalizzato l’uso ed il commercio? Il proibizionismo è letteralmente deficiente, permettetemi di ridirlo e sottolinearlo. Deficiente perché defice, perché manca di sguardo d’insieme, manca di lungimiranza, perché propone una soluzione che, oltre ad essere moralmente aberrante, è empiricamente fallimentare.
Proibire, infatti, ha sempre e solo portato con se conseguenze negative.
La prima, ed immediata, è quella di rendere ancora più allettante l’oggetto questione del divieto: la mela di Eva insegna. Qualsiasi cosa viene resa proibita genera infatti un senso ancora maggiore di desiderio verso di essa nei nostri confronti. Scommettiamo che se proibissero il gioco inizierebbero a giocarci anche tutti gli haterz che fino a ieri lo discriminavano con ferocia? In secondo luogo il proibizionismo, non in questo caso ma in senso generale sì, favorisce sempre ed automaticamente il commercio illegale. Volete un esempio semplice ed attuale? A Bologna l’alcol serale è stato praticamente vietato e indovinate un po’ cos’è successo. La gente ha smesso di bere? Ovviamente no, ha continuato a fare lo stesso, rifornendosi però dai rivenditori ambulanti illegali. E magari bevendo anche di più, dati i prezzi chiaramente molto più bassi. In terzo luogo, e per me questo è davvero il punto più importante in assoluto, proibire è un metodo antieducativo. Deresponsabilizza e non insegna all’individuo a controllarsi nell’uso di qualcosa, non gli insegna l’importanza dell’errore, gli vieta barbaramente il diritto ad imparare un uso consapevole e maturo. Il proibizionismo, non me ne vogliate per la volgarità ma lasciatemelo fantozzianamente esclamare: “è una ca**ta pazzesca!”
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