Mimmo Lucano a Steccato di Cutro l'11.3.2023

Diritti

Integrazione dei rifugiati – In Svizzera come in Calabria? Il modello-Riace con Mimmo Lucano a Neuchâtel

Per combattere lo spopolamento, alcuni comuni montani svizzeri pensano di insediare rifugiati e richiedenti asilo. Il “modello Riace” della Calabria potrebbe essere d’ispirazione? Ne discute il 14 marzo con Mimmo Lucano l’Università di Neuchâtel

13 Marzo 2025

Il “modello Riace” per l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati nelle aree spopolate sta suscitando interesse anche in Svizzera, dove lo spopolamento in alcune aree montane è un problema reale.

Per questo motivo il sindaco di Riace e europarlamentare Mimmo Lucano lo presenterà e ne discuterà in una tavola rotonda con il professor Jean-Thomas Arrighi venerdì 14 marzo alle ore 18 all’Università di Neuchâtel. L’evento è organizzato dal Centro nazionale di competenza per la ricerca sulla migrazione e gli studi sulla mobilità (NCCR), che riunisce otto università svizzere.

L’interesse in Svizzera è stato suscitato anche da una dozzina di riconoscimenti ricevuti da Mimmo Lucano, tra i quali il Premio della Fondazione per la libertà e i diritti umani (Berna, 2015), la nomina a uno dei “10 migliori sindaci del mondo” (World Majors 2010) e  tra i “50 leader più influenti” (rivista statunitense Fortune) e alcune cittadinanze onorarie. La storia di Riace è stata raccontata anche dal regista Wim Wenders nel cortometraggio “Il volo”.

Mimmo Lucano ha iniziato l’esperimento di Riace non come sindaco, ma come attivista per i diritti civili dei rifugiati. L’11 marzo 2023 era in prima linea tra i manifestanti sulla spiaggia di Cutro (Calabria) che protestavano contro il mancato intervento delle autorità italiane quando un centinaio di naufraghi morirono il 26 marzo 2023 a pochi metri dalla spiaggia.

Successo e persecuzione

Il sindaco di Riace  è stato invitato all’Università di Neuchâtel per due motivi: in primo luogo, l’originalità del modello di accoglienza e ripopolamento di Riace e la sua potenziale applicabilità in Svizzera, e in secondo luogo, il clamore mediatico e politico destato da un caso legale a lieto fine.   Il 12 febbraio 2025, infatti, la Corte di Cassazione ha annullato quasi completamente la severa sentenza contro Mimmo Lucano del 2021. “Condannato a 13 anni di carcere per 22 capi di imputazione, ma eroe per la sinistra!tuonò Giorgia Meloni in persona in un video online. “Buonismo criminale – Scandalo immigrazione” titolò un quotidiano governativo il 1° ottobre 2021. Ma nel 2025, dei “22 capi d’imputazione”, la Corte di Cassazione ne ha confermato solo uno: una condanna a 18 mesi di reclusione con sospensione condizionale per falso in una delle 57 decisioni contestate. Come spesso accade, l’annullamento da parte della Corte di Cassazione è stato praticamente ignorato dai media, che invece avevano dato gran risalto alla condanna a 13 anni di carcere nel 2021 “per associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa grave, falsità ideologica, abuso d’ufficio, frode in pubblica utilità e malversazione ai danni dello Stato”.

L’entità della pena è incomprensibile” commentò lo scrittore e ex giudice Gianluca Carofiglio. “Una pena del genere è inflitta, ad esempio, per omicidio colposo, rapina aggravata o violenza sessuale continuata”. Ad esempio, il politico della Lega Luca Traini, che nel 2018 sparò a sei persone di colore a Macerata, è stato condannato a 12 anni per una strage a sfondo razziale.

Il duplice “modello Riace”

Il modello di Riace cerca di risolvere due problemi contemporaneamente: lo spopolamento dei villaggi e l’integrazione dei rifugiati. Il modello nacque  nel 1998, quando duecento curdi sbarcarono da una nave di rifugiati a Riace. Dopo la prima accoglienza in una struttura ecclesiastica, Mimmo Lucano e altri residenti ebbero l’idea di convertire gli alloggi lasciati vuoti dai tanti emigranti per ospitare i curdi. L’obiettivo era quello di compensare lo spopolamento di Riace con nuovi giovani venuti da altri continenti in cerca di una nuova vita. Alla fine degli anni ’90, a Riace vivevano ancora solo 400 persone, tra cui molti anziani. Nel 1999, Lucano  l’associazione Città Futura, che si propone di riaprire le case abbandonate e di accogliere i rifugiati. A loro viene dato un alloggio, imparano un mestiere e ricevono un piccolo stipendio dalle cooperative. Per integrare i nuovi arrivati, Lucano ha fondato anche la cooperativa Il Borgo e il cielo, che gestisce laboratori di tessitura, ceramica, vetro e pasticceria e fa rivivere vecchi mestieri. Queste iniziative sono state sostenute da molti residenti. Dal 2004 al 2024, Mimmo Lucano è stato eletto sindaco per quattro volte. Nel 2024 è stato eletto al Parlamento europeo con 180.000 voti come indipendente nella lista AVS (Alleanza Verdi Sinistra).

Nei primi quattro anni non sono stati erogati finanziamenti statali e gli abitanti di Riace hanno fatto quello che potevano. Le cantine abbandonate sono state consegnate ai migranti che le hanno trasformate in attività artigianali multietniche e, gradualmente, sono fiorite le industrie artigianali e di ristorazione.   Il modello di Riace si è consolidato in un sistema di accoglienza a più fasi: in primo luogo, i migranti vengono accolti nel sistema di protezione del Ministero dell’Interno per i richiedenti asilo e i rifugiati, poi si chiedono prestiti o fondi regionali per ristrutturare le case abbandonate e consegnarle ai rifugiati e ai richiedenti asilo, che finiscono per lavorare nelle attività artigianali.

È arrivato un gran numero di migranti, ma molti di loro sono partiti per altri Paesi. Nel 2017, a Riace sono stati ospitati 550 migranti di venti etnie diverse, ma almeno 6.000 sono stati in transito.  Anche il turismo solidale è diventato una fonte di reddito: molte persone vengono a Riace per visitare il villaggio e le sue botteghe.  È stata anche creata una moneta locale, l’euro di Riace, che può essere utilizzata dai turisti.

 

Calo della popolazione nei cantoni alpini e insediamento di rifugiati

Alcuni comuni di valli remote nei cantoni Ticino, Grigioni e Vallese sono particolarmente colpiti dallo  spopolamento. Ad esempio, il piccolo villaggio di montagna di Gondo-Zwischbergen (VS), al confine con l’Italia, un tempo contava più di 500 abitanti, ma oggi vi abitano meno di 100 persone. Anche Sufers (GR), nella foresta del Reno, ha subìto un forte calo demografico negli ultimi decenni. La lontananza e le limitate opportunità economiche inducono molti giovani a lasciare il villaggio.  Alcuni  comuni elvetici hanno preso in considerazione o attuato proprio l’insediamento di rifugiati e richiedenti asilo per combattere lo spopolamento – ad esempio Albinen (VS), Losone (TI) e Windisch (AR).

 In Italia il “modello di Riace” ha già ispirato altre esperienze. Nel 2008, sull’isola di Lampedusa si è tentato di gestire come a Riace gli immigrati in arrivo. Anche i comuni calabresi di Stignano e Caulonia hanno iniziato ad accogliere i migranti nelle loro case vuote.  Nel frattempo, in Svizzera, la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) ha lanciato un progetto pilota in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata per distribuire, ospitare e integrare i rifugiati in diversi cantoni.  A Riace, tuttavia, è stata l’intelligenza naturale degli abitanti a creare un modello che altri stanno cercando di imitare.

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