Diritti
Il difficile mestiere di sindaco
Quando ci si affanna a cercar apposta l’occasione di infilar la fede nei discorsi, si mostra di averne poca, di pensare che la fede sia qualcosa di artificiale aggiunto alla vita e non invece modo di vivere e di pensare (don Lorenzo Milani)
Il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi ha dichiarato in consiglio comunale che non celebrerà unioni civili. Delegherà, bontà sua, tutti i consiglieri comunali per queste celebrazioni.
In realtà (pochi lo sanno) per presiedere matrimoni e unioni civili in Italia basta essere cittadini senza avere subito interdizioni dai pubblici uffici. Gli stessi sposi possono indicare, a loro insindacabile scelta, chi debba presiedere la loro celebrazione.
A me è capitato per un amico.
Per giustificare questa scelta Ghilardi ha invocato “profonde convinzioni morali e religiose, prima ancora che politiche”.
Senza ulteriori precisazioni.
Penso faccia riferimento a convinzioni cattoliche.
Sarebbe fin troppo facile ricordargli che la coerenza morale è cosa assai difficile.
Quindi perché le unioni no e i matrimoni civili sì?
Il matrimonio civile è atto non proprio visto con benevolenza dalla morale cattolica.
Chi lo compie è considerato fuori dalla comunione ecclesiale e non idoneo a ricevere l’eucaristia. La sua riammissione è possibile solo con la celebrazione di un matrimonio in chiesa se persiste la convivenza.
A me però piacerebbe semplicemente ricordargli che nessuno lo ha obbligato a fare il sindaco e ad assumersi certi ardui compiti in contrasto con le sue convinzioni.
E che per il futuro attendo pari coerenza, con uguale dichiarazione in consiglio comunale, per manifestare solidarietà al sommo pontefice ogni qualvolta il segretario nazionale del suo partito vorrà continuare con gli insulti per le sue parole in tema di immigrazione.
Per il passato facciamo pari e patta. I manifesti in campagna elettorale del suo partito che inneggiavano all’apertura delle case chiuse ce li vogliamo scordare.
Per questa volta.
Alla prossima niente sconti. Sia mai che il buio medioevo riappaia dietro l’angolo mascherato da profonde convinzioni.
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