Diritti
Figli di un Dio minore
Quel bimbo invece di vedere la luce del sole e delle stelle ha la faccia piena di lividi ed ecchimosi per la guerra stupida che stanno disputando i grandi.
I suoi occhi implorano: “ma da me cosa volete”.
Non è nella sua calda cameretta o tra le braccia dei suoi genitori, o in un cortile a giocare.
È già adulto,perché deve preoccuparsi di scansare gli ordigni che aerei di guerra in picchiata fanno piovere dal cielo.
Si è anche stufato di piangere: abbassa gli occhi ,non li solleva al cielo, muto per lui; e guarda attonito con un silenzio che rifiuta ogni parlare ridondante ed inutile, fatto di ciarpame e di frasi d’accatto che gli risultano incomprensibili, perché sanno di guerra e fanno la guerra: solo orrore, abbrutimento della ragione,di iene fameliche di odio.
Il suo cuore conosce solo l’oblio,non assapora l’amore.
Le sue orecchie ascoltano unicamente grida di dolore e pianti amari di morte.
Ma cosa sia la scuola, il mare, i fiori, l’estate, la spiaggia, il carnevale, il Natale, la domenica, il ridere, scherzare, : non gli appartengono queste cose.
È notte cupa e nera: quel bimbo che sta a Gaza ed a Kiev è figlio di un Dio minore, che si è dimenticato di lui, del perdono e della pietà.
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