Diritti

Da Zizek, due battute sull’Islam

24 Luglio 2018

La lettura dell’acuto saggio “L’Islam e la modernità” del filosofo Slavoj Žižek, edizione Ponte alla Grazie, dovrebbe essere obbligatoria per molta gente, soprattutto della sinistra liberal che blatera sulla materia senza averne un’idea chiara.

Più che riassumere le tematiche del libro o farne la solita recensione, ne estrapolo, ad intelligenza di quanti hanno la pazienza di leggere, due brani significativi, l’uno relativo alle preoccupazioni islamofobe e l’altro relativo alla idea della donna nell’Islam.

Ecco, dunque, il primo.

1) “dobbiamo pensare più a fondo e questo pensare a fondo non ha nulla a che vedere con una dozzinale relativizzazione del crimine (il mantra «chi siamo mai noi occidentali responsabili di spaventosi massacri nel Terzo mondo, per condannare questi atti?»). E ha ancor meno a che vedere con la patologica preoccupazione di molti esponenti della sinistra liberal occidentale di non figurare come islamofobi.
Per questi falsi progressisti qualsiasi critica all’Islam è sempre espressione di islamofobia”.

Ed ecco il secondo.

2)  “la donna in quanto tale è uno scandalo ontologico, la sua esposizione pubblica è un affronto a Dio.
Per cui non è semplicemente obliterata, ma è anche riammessa in un universo minuziosamente regolato, le cui fondamenta fantasmatiche si fanno trasparenti nel mito della vergine eterna…”.

Per il resto, vi rinvio alla lettura del libro.

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