Diritti
Cinisello. Il decoro lo fa Gesù bambino
7 dicembre 2019. Il vescovo di Milano mons. Delpini parla a braccio durante il tradizionale discorso di sant’Ambrogio dedicato alla città. Nel testo scritto poi diffuso alla stampa mancano alcune frasi dedicate al tema della libertà religiosa: “La vocazione universale alla fraternità chiede risposte a noi e a tutti i popoli della terra e a tutte le nazioni: società plurale significa in particolare libertà religiosa, legislazioni che riconoscano il diritto delle comunità religiose riconosciute di praticare il culto in modo legale e garantito. Il nostro Paese deve aver cura di riconoscere il diritto alla pratica religiosa e deve farsi proposta, richiesta, grido perché in nessun Paese della terra ci siano persecuzioni, costrizioni, discriminazioni per motivi religiosi come per nessun altro motivo”.
Non è un caso che arrivi questo monito in questo modo.
Il giorno prima la Corte costituzionale (per la seconda volta in tre anni) ha giudicato anticostituzionale in alcune parti la legge della regione Lombardia per l’edificazione dei luoghi di culto giudicandola come discriminatoria nei confronti di interi gruppi di cittadini perché viola la libertà di culto.
Chissà se le ha le ha ascoltate queste parole il sindaco della Lega di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi.
Il 9 gennaio 2020 proclama una grande vittoria politica: la chiusura di una moschea.
E usa parole di fuoco contro i credenti musulmani: li bolla come “prepotenti”.
La vittoria la celebra raccontando che “ora utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per ripristinare ordine, decoro e legalità”.
Questo fanno persone costrette ad un battaglia legale per avere un luogo per pregare: vanno contro il decoro (sic).
Lo stesso giorno della reprimenda contro i musulmani si è fatto fotografare mentre consegna al cappellano dell’ospedale della città un bambin Gesù di gesso. Perché ladri ignoti lo hanno trafugato dal presepe dell’ospedale.
Decoro è fatto.
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