Criminalità
Ma se non fosse stato per lo show, avremmo saputo della morte del boss?
D’accordo. Quella andata in scena ieri a Roma è una vergogna. Della quale dovrebbero rispondere tutti, dal ministro dell’Interno Alfano al parroco che ha celebrato i funerali del boss Vittorio Casamonica, “ignaro” che sulla facciata della sua chiesa campeggiasse una gigantografia del defunto da fare invidia a quelle esposte in piazza San Pietro per la beatificazione di padre Pio.
Un pizzico di vergogna, però, dovrebbero provarla anche i giornalisti. Ho provato a cercare notizie precedenti al funerale-show sulla morte del boss Casamonica. Non mi sembra che alcun giornale avesse riportato la notizia (spero di essere smentito, ne guadagnerebbe la categoria), eppure la morte di uno dei capi delle mafie che strangolano Roma, penso meritasse qualche rigo. Anzi, più di qualche rigo.
Quando un boss passa all’altro mondo, solitamente cominciano le manovre di riequilibrio che interessano non soltanto il suo “esercito” ma anche i rapporti con le altre mafie che si spartiscono il territorio. Chi prende il posto del defunto al comando del suo esercito? C’è il rischio che si crei un vuoto di potere che possa dare inizio a una guerra tra i clan che si spartiscono il controllo del territorio? Domande che in altri luoghi d’Italia infestati dalle mafie, anche i giornalisti, non solo gli inquirenti e gli investigatori, sono abituati a porsi.
Invece, silenzio assoluto. Se non fosse stato per il funerale-show di ieri, qualcuno ci avrebbe informato che Vittorio Casamonica era morto?
@antoniomurzio
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