Criminalità

Il riciclaggio? E’ ancora una questione di cash

15 Luglio 2015

La criminalità organizzata si evolve, utilizza le nuove tecnologie ma quando è il momento di riciclare i proventi delle attività illecite resta ancorata al vecchio, caro contante.

E’ quanto emerge da un rapporto dell’8 luglio scorso delll’Europol, l’agenzia europea con sede a L’Aia, finalizzata alla lotta al crimine negli Stati della UE, intitolato proprio “Why is cash still king?”,  nel quale vengono analizzati i diversi modus operandi attraverso i quali i proventi di reato vengono riciclati, con un’unica costante: l’utilizzo, appunto, di contante.

copertinaeuropol

Il rapporto (clicca qui per scaricarlo) rivela che l’utilizzo di contante per il riciclaggio non riguarda solo i reati tradizionali, ma viene utilizzato anche nel caso di attività illecite legate alle nuove tecnologie e addirittura alle nuove monete virtuali (bitcoins).

Uno dei metodi prevalenti usati dai criminali per riciclare i profitti rimane il contrabbando “fisico” di banconote. Sulla base delle segnalazioni raccolte da Europol, ogni anno 1,5 miliardi di euro in contanti vengono sequestrati dalle autorità degli Stati membri dell’Unione europea.

La banconota regina del riciclaggio è quella da 500 euro. Il totale di quelle in circolazione, secondo una stima della Bce, a fine 2014 era di un trilione di euro, e rappresentava il 30 percento di tutta la moneta circolante negli Stati Ue.

Per questo, tra le raccomandazioni dell’Europol, c’è quella di “esplorare meglio” questo aspetto. Anche perché è proprio l’utilizzo del contante che rende più difficoltosa l’azione di contrasto al riciclaggio delle forze di polizia.

L’attività di riciclaggio, secondo il rapporto, è favorita dalla mancata armonizzazione delle leggi degli stati membri, a partire dall’imposizione di un limite per spese e acquisti in contanti.

L’analisi dell’Europol  scandaglia le diverse tecniche utilizzate: dallo smurfing (versamenti o operazioni di cambio regolari e ripetute in relazione a somme di denaro legate tra di loro e al di sotto della soglia fissata per l’identificazione, per  evitare qualsiasi monitoraggio delle operazioni bancarie. dove a farla da padrone è  la rete dei money transfer) al gambling, sistema di riciclaggio attraverso il quale i criminali possono legittimare o spiegare la provenienza di fondi illeciti utilizzando il canale del gioco d’azzardo.

Il sistema del gambling si avvale di diversi schemi e modalità: si va dall’acquisto di un biglietto vincente di una lotteria pagato più del valore del premio stesso (il riciclaggio è nella differenza tra prezzo di acquisto e valore della vincita legata al biglietto) ai casinò, alle videolottery.

Il rapporto dell’Europol riserva anche un capitolo alla cosiddetta “zona grigia”, quella dei professionisti che favoriscono l’attività di riciclaggio attraverso la loro attività legale.

Commercialisti, avvocati, notai sono considerati i professionisti “facilitatori” del riciclaggiodi denaro, al quale forniscono strumenti sempre più raffinati e conferiscono quella che l’Europol definisce “una patina di rispettabilità”). Il loro intervento è soprattutto nel settore immobiliare con la creazione di società offshore e diel collaudato sistema di ” scatole  cinesi”.

 

 

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