Benessere
Saldi: un vademecum per i consumatori contro le fregature
Al via in tutta Italia le vendite scontate della stagione invernale, un appuntamento molto atteso dai commercianti per contrastare gli acquisti online. L’Associazione Nazionale “Dalla Parte Del Consumatore” ha stilato degli accorgimenti semplici ed utili per evitare di rimanere danneggiati da ciò che si compra
Il tanto atteso momento dei saldi invernali, p da oggi partiti in tutta Italia, rappresenta un appuntamento carico di moltissime aspettative dei negozianti che, in questo modo, sperano di poter contrastare in modo dignitoso, l’enorme traffico di acquisti effettuati in e-commerce. E, dal canto loro, anche i consumatori sembrano voler rispondere in modo positivo alla chiamata.
Infatti, stando ai dati diffusi da un sondaggio condotto per Fismo (federazione dei negozi specializzati di moda di Confesercenti), da Ipsos, degli 800 consumatori interpellati, ben il 72% ha manifestato il proprio interesse all’acquisto di un capo in saldo, facendo affidamento su di un budget medio da spendere di 160 euro a persona. Mentre, almeno il 23% degli intervistati, dichiara che deciderà se acquistare, una volta presa visione della merce in offerta.
Sebbene il volume di affari che gravita intorno al commercio online stia letteralmente spopolando, il momento dei saldi resiste ancora, come occasione per recarsi fisicamente nei negozi. Basti pensare che l’89% dei consumatori interessati ai saldi, effettueranno uno o più acquisti in loco, mentre il 59% prediligerà la rete.
Ad esprimere preferenza per i negozi, è la fascia di popolazione over 35(90%), con una concentrazione geografica che vede il Centro-Italia in testa alle restanti zone (92%).
Ma come ogni anno, alla partenza dei saldi, occorre tenere alta l’attenzione per evitare di incorrere in fregature. A tal proposito, l’Associazione Nazionale “Dalla Parte Del Consumatore” ha stilato un vademecum facilmente consultabile e molto utile per compiere acquisti in sicurezza. Ecco i suggerimenti:
- fare attenzione ai saldi superiori al 50 percento: potrebbero nascondere bufale, come ad esempio la vendita di merce dell’anno precedente (che ovviamente potrebbe essere ugualmente un buon affare, purché il negoziante informi il cliente);
- la merce in saldo deve essere tenuta separata nettamente da quella venduta a prezzo pieno;
- è obbligatorio esporre sul cartellino il vecchio prezzo, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato;
- il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima;
- i negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche con i saldi. In caso di rifiuto non comprate e segnalate il caso per iscritto alla società Servizi Interbancari e a un’associazione di consumatori;
- conservare lo scontrino, perché costituisce prova di acquisto che obbliga il negoziante a sostituire e/o riparare la merce difettosa o ‘non conforme’, anche in presenza di cartelli con la dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare;
- la garanzia per vizi occulti e per assenza di qualità promessa è dovuta dal venditore anche nelle vendite a saldo ed è di due anni dalla vendita secondo il Codice del Consumo;
- fare attenzione all’ ‘effetto sforamento’: spesso, infatti, spendiamo più di quanto crediamo di stare risparmiando. Sarebbe utile, fare una lista degli acquisti in anticipo, e tenerla sempre sott’occhio nel fare compere.
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