Bioetica
I robot sono tra noi. Ma per me no, please!
Io, quando ero piccolo, avevo un robot. Ma non un robot particolare. Voglio dire che non era in grado di fare niente. Gli si accendevano solo gli occhi ad intervalli regolari. Ed io ne ero contento. I robot per me erano esseri fantastici dalla sembianze umanoidi, voglio dire con due braccia, due gambe ed una testa, che provvedevano per propria necessità alla difesa del pianeta Terra. Dei filantropi praticamente. Poi sono cresciuto con il mito del anni 2000, ovvero del futuro prossimo venturo. Per me i robot continuavano ad avere la forma di quel mio robottino che faceva brillare gli occhi ad intervalli. Al cinema troneggiavano Terminator e Robocop nella loro prima versione. Avevano anche loro sembianze umanoidi, ma meno dei miei cartoni animati giapponesi. Io, però, dal vivo i robot non li avevo ancora visti. Oggi i robot continuo a non vederli. So che esistono robot nelle industrie, nelle sale operatorie, addirittura nelle case per fare le pulizie. Ma io ancora non ne ho visti. Per fortuna. Tra qualche anno dovrebbero aumentare la loro presenza affianco a noi in maniera esponenziale. Magari li troveremo a prezzi concorrenziali sugli scaffali degli ipermercati e potranno facilitarci sicuramente l’esistenza. Io però non ne vorrò vedere, perché ho occhi solo per quel robottino che continua ad accendere i miei occhi ad intervalli regolari.
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