Innovazione

Real Bridge? Finalmente ci rivediamo

8 Dicembre 2020

Si sapeva che il portale Bbo (Bridge Base Online) era un surrogato non molto in linea con il gioco del bridge fatto ai tavoli. Ma qualcosa bisognava pur inventarsi se questa pandemia ci ha chiuso in casa. E diciamo pure che quel sistema ha retto abbastanza bene in questi mesi con le tante attività che sono state effettuate. Lezioni dei campioni comprese.

Ma ora si sta affacciando nel panorama degli appassionati un sistema nuovo. Si chiama Real Bridge ed è un programma in streaming che ti permette di sederti a un tavolo virtuale e di giocare in presenza come ai circoli. Sempre al computer, ma con telecamera e microfono.

Wow, direte tutti, abbiamo risolto il problema allora.

In parte sì. Il gioco che è partito da pochi giorni mi ha fatto subito pensare a Enrico, uno dei giovani studenti del Liceo Scientifico Grassi di Latina che frequenta il mio circolo di bridge. Enrico appena diciassettenne e con la passione del gioco, abita in un paesino collinare che dista da Latina una trentina di km. La mamma per fargli seguire le lezioni e farlo giocare con gli amici ha assecondato questa passione del figlio, facendo un tran tran incredibile per accompagnarlo e poi venirlo a riprendere a notte inoltrata. Ogni tanto lo ospitavano il suo maestro di bridge, Valter Vigna e Marilena, sua moglie.

Perché ho citato Enrico? Perché Enrico e tutti gli altri studenti potrebbero trovare una soluzione ai loro problemi di scuola e di studio grazie a questa tecnologia. E potrebbero riavvicinarsi al gioco anche tutte quelle persone che si sono allontanate perché impossibilitate a raggiungere i circoli per l’età, per una malattia o per tante altre ragioni.

Dopo tanto tentennare dunque la Federazione Italiana Gioco Bridge, ha riconosciuto la validità federale per i tornei organizzati sulla piattaforma inglese RealBridge.

Si legge infatti nella circolare diffusa il 24 novembre che “la FIGB riconosce in via sperimentale come ufficialmente validi i Tornei Locali su RealBridge esattamente come se fossero Tornei Locali in presenza; fornisce gratuitamente, in collaborazione con RealBridge, tutto il supporto e la collaborazione necessari per la formazione all’utilizzo della piattaforma e provvede a quanto necessario per la registrazione delle classifiche e per l’assegnazione dei punti federali nella abituale misura”.

Detta così sembra una svolta. Ma per capirne meglio, ne parliamo con Anna Greco, bravissima giocatrice, da sempre molto impegnata nella divulgazione del gioco e candidata a consigliere nazionale della Figb. Lei mi spiega dov’è il limite. Anche se è acclarato che dal punto di vista del giocatore questa piattaforma utilizzata dalle associazioni piace perché dà l’idea di stare al circolo, “il suo limite è fiscale. In Europa così come negli USA il gioco on line ha delle limitazioni. Tanto è vero che le piattaforme di rilevanza mondiale utilizzano la moneta virtuale che non può essere convertita in denaro, ma solo spesa. Un’Associazione, infatti, deve sempre giustificare il flusso in entrata ed in uscita del denaro.

Noi come candidati consiglieri, insieme ad altre federazioni mondiali, siamo in trattativa da pochi mesi con alcune piattaforme di bridge per implementare il sistema di gioco con le telecamere. Attualmente Real Bridge ha sede nel Regno Unito e come tu ben sai lì, il gioco on line a soldi è libero. Ecco perché la piattaforma può incassare. In questo momento le Associazioni devono essere aiutate dalla Federazione nella gestione di tutte queste novità. Le domande infatti che molti presidenti dei Circoli si pongono sono: in che modo giustifichiamo noi il pagamento della piattaforma? E in che modo paghiamo i premi ai giocatori?”

Si però, al di là di tutte queste legittime correzioni, Anna, Real Bridge risolve tanti problemi o no?

“Certo, risponde la Greco, l’ideale sarebbe che il bridge arrivi dove i circoli non arrivano. E questo sistema lo permette. Basterà fare degli aggiustamenti. La Federazione deve intervenire dando la necessaria assistenza amministrativa e creare una tessera, così come è già in uso negli Stati Uniti, che permetterebbe di recuperare tesserati e giocatori, anche quelli che hanno abbandonato per vari motivi. Vuoi mettere avere un circolo a portata di mano e poter giocare comodamente da casa? L’ideale, quindi, è creare proprio un doppio canale che permetta a tutti di poter giocare così da non far sentire nessuno escluso”.

 

In termini di socialità, dunque, per quanto possibile, abbiamo fatto innegabilmente un importante passo in avanti. Tra l’altro Graham Hazel, programmatore della piattaforma annuncia che tra le tante novità sono previsti campionati europei e altre cose che riguardano i club e l’insegnamento. Non siamo che all’inizio, annuncia.

Ma al di là dei problemi che chi di dovere deve risolvere, ho voluto sentire anche i nostri campioni. Alcuni di loro li ho già intervistati ( e potete leggere l’intervista cliccando sul loro nome).

 

La domanda è: che ne pensate voi di questo Real Bridge?

 

“Non conosco bene Real Bridge, mi risponde Alfredo Versace, uno tra i più forti giocatori al mondo. “Ho visto però che una sera ci giocava Emanuela (Pramotton ndr). Mi sembra molto carino e potrebbe essere senz’altro il nuovo bridge. Perlomeno nel 2021 – 2022 o fino a quando non si sarà risolto tutto”.

Lo considera socialmente utile Bernardo Biondo, arbitro internazionale di bridge, insegnante e grande giocatore, “però non posso ancora dare un parere chiaro, perché ci ho giocato solo mezza volta. A prima vista sembra una novità divertente, anche se un un pochino “acerbo” e in fase di costruzione”.

Ho chiesto cosa ne pensasse di questo gioco anche a Norberto Bocchi,  parmense e vincitore di prestigiosi premi in Italia e nel mondo. “Non posso aiutarti, mi dice, perché ne so poco. Comunque il bridge reale è un’ altra cosa, secondo me, sia come gioco in se stesso sia come socializzazione tra persone e sia come divertimento.

Poteva mancare il grande Fulvio Fantoni? Il maestro di vita come viene definito nel mondo del gioco. Fulvio è attualmente il giocatore numero 6 al mondo. Anche lui però, non ha ancora sperimentato la piattaforma, ma aggiunge: “ vedo che molti sono favorevolmente impressionati. Spero di riuscire a provarla in settimana, anche perché qualcuno mi ha chiesto di trasferire lì le lezioni-torneo on line”.

Simpatica come sempre Marina Causa, insegnante, giocatrice, campionessa e autrice di un sistema che tutti conoscono nel bridge: “Che vuoi che ti dica? Non ci ho ancora messo i piedi!!! Ma ne parlano tutti con entusiasmo! Per me il bridge sarà sempre arrivare al circolo dieci minuti prima, prendere un caffè, salutare e fare due chiacchiere, poi sedersi e giocare. Niente mai potrà sostituire tutto questo, per cui…aspetto!”

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