America
8 sfide per controllare il Senato Usa. Le 5 in cui i Democratici sono avanti
Riepiloghiamo, dunque.
Le elezioni del prossimo 5 novembre rinnovano 34 seggi del Senato degli Stati Uniti 23 dei Senatori in scadenza sono DEM e solo 11 GOP.
I candidati GOP (9 “incumbent” e 2 nuovi) non avranno alcun problema a confermare tutti gli 11 seggi attualmente detenuti. Così non sarà per i DEM che, al momento, sono certi solo della conferma di 15 (11 “incumbent” e 4 nuovi) dei 23 seggi oggetto di elezione.
Qui trovate il dettaglio delle elezioni i cui esiti sono già al momento scontati.
L’equilibrio del Senato si giocherà quindi nelle elezioni di 8 Stati, per i quali al momento l’esito è incerto: Arizona, Michigan, Montana, Nevada, Ohio, Pennsylvania, West Virginia, Wisconsin. Come sapete alcuni di questi Stati (Arizona, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin) sono decisivi anche per stabilire chi vincerà le elezioni Presidenziali.
La situazione vede i GOP fermi a 49 seggi contro i 43 dei DEM.
Analizziamo nel dettaglio queste competizioni, partendo dalle 5 sfide che al momento vedono in vantaggio i candidati DEM.
Nevada
Sen. Jackie Rosen (2018) si candida per il suo secondo mandato, dopo che nel 2018 riuscì a sconfiggere il Senatore GOP in carica con una campagna fortemente centrata sui temi dell’assistenza sanitaria e dell’immigrazione.
Il Nevada ha visto negli ultimi anni vittorie elettorali di entrambi i partiti: nel 2022 Sen. Catherine Cortez Masto (DEM, 2016) è riuscita a confermare il suo seggio senatoriale e i DEM hanno mantenuto i 3 rappresentanti su 4 alla Camera che esprimono dal 2016, ma alla carica di Governatore è stato eletto il candidato GOP; nel 2020, il 46mo Presidente Joe Biden ha vinto, sia pur di misura (3%) le elezioni.
Il candidato GOP sarà (con l’esplicito consenso di Donald Trump) Sam Brown, ufficiale dell’esercito americano che ha servito in Afghanistan, dove a causa di un ordigno ha subito ustioni su oltre il 30% del suo corpo. Dopo il congedo ha avviato un’attività che fornisce assistenza farmaceutica d’emergenza ai Veterani, cedendola nel 2022 per fondare una organizzazione no profit impegnata contro la tratta di esseri umani, per promuovere la riforma della giustizia penale e assistere le famiglie povere del Nevada.
Nel 2022 Sam Brown era stato sconfitto alle primarie GOP per l’elezione dell’altro Senatore dello Stato (da Adam Laxalt che, tuttavia, non è riuscito a sottrarre il seggio a Sen. Catherine Cortez Masto).
Sen. Jackie Rosen (2018) ha incentrato la campagna sulla sua esperienza e sul suo riconosciuto atteggiamento bipartisan. In effetti indipendenza, capacità di iniziativa ed efficacia sono tratti riconosciuti e caratterizzanti il suo primo mandato a Capitol Hill
Sam Brown ha, invece, messo in cima alla sua campagna i temi della sicurezza degli Stati Uniti, la lotta all’immigrazione (“finirò il muro di Trump”) e i tagli fiscali a beneficio delle piccole imprese.
Sicuramente la questione dell’aborto giocherà un ruolo fondamentale nella campagna, ma un ruolo altrettanto (e forse ancor di più) importante lo giocheranno i fondi a disposizione dei due candidati: al 30 giugno Sen. Jackie Rosen aveva raccolto ben 31,9 milioni di dollari contro i soli 9,7 milioni del candidato GOP.
I sondaggi danno in vantaggio Sen. Jackie Rosen. Gli ultimi disponibili (NY Times realizzato attorno a Ferragosto) stimano questo vantaggio in un rassicurante +8%.
L’obiettivo per i DEM è duplice, quindi: mantenere questo seggio senatoriale e conquistare i 6 Grandi Elettori dello Stato, per i quali i sondaggi danno in leggero vantaggio il 45mo Presidente Donald Trump.
Ohio
Sen. Sherrod Brown (2006) è alla ricerca del suo quarto mandato a Capitol Hill.
Aperto sostenitore dei diritti LGBT e sposato con una affermata giornalista politica, vincitrice del premio Pulitzer, è considerato un centrista. Dal 2021 presiede l’importante “Senate Banking Committee” che ha competenza non solo su banche e controllo della politica monetaria, ma anche su promozione delle esportazioni, aiuti al commercio e all’industria, trasporti, edilizia e sviluppo urbano.
L’Ohio è tradizionalmente uno stato i cui esiti elettorali sono sempre piuttosto incerti (l’altro senatore dello Stato, eletto nel 2022, è Sen. J.D. Vance, candidato Vicepresidente per il GOP) con una tendenza da tempo abbastanza in favore del GOP (che esprime il Governatore ininterrottamente dal 2011 e nel 2022 ha eletto10 rappresentanti alla Camera su 15).
È uno dei tre Stati (Montana e West Virginia gli altri due) in cui il 45mo Presidente Donald Trump ha vinto le elezioni sia nel 2016 che nel 2020 (con almeno l’8% di margine).
Il candidato GOP è Bernardo Moreno, di origini colombiane, imprenditore, piuttosto chiacchierato per aver subito richieste di risarcimento salariale e cause per discriminazione di genere. Fermo oppositore dell’aborto è stato anche lui sostenitore dei diritti LGBT (ha un figlio gay) ed ha posizioni molto dure sui temi dei migranti. Nel 2016 descrisse Donald Trump come un “maniaco lunatico che ha invaso il GOP” e si oppose alla sua candidatura mentre nel 2024 si è completamente allineato alle sue posizioni (ricevendone anche il sostegno nelle primarie GOP) e ha caratterizzato la sua candidature come antitesi ai “politici di carriera”.
I sondaggi danno in vantaggio Sen. Sherrod Brown.
La presenza dell’altro senatore dello stato Sen. J.D.Vance nel ticket presidenziale potrebbe, però, trainare un recupero GOP: tutti i sondaggi, infatti, accreditano una vittoria chiara per il 45mo Presidente Donald Trump che non dovrebbe far fatica ad assicurarsi i 17 Grandi Elettori dello Stato.
Pennsylvania
Anche Sen. Bob Casey Jr. (2006) è alla ricerca del suo quarto mandato a Capitol Hill.
Insegnante e avvocato prima di dedicarsi interamente alla politica, è un DEM sostanzialmente sempre in linea con le posizioni del partito, tranne che in materia di aborto su cui è apertamente contrario. È fortemente impegnato a difesa dei sistemi di previdenza sociale e a tutela delle piccole imprese contro le politiche GOP volte a concedere riduzioni di imposta a ricchi e grandi imprese.
Nel 2020 il 46mo Presidente Joe Biden vinse le elezioni nello Stato con un vantaggio risicato (1,2%) e i DEM controllano anche l’altro seggio senatoriale (Sen. John Fetterman eletto nel 2022), 9 rappresentanti alla Camera sui 17 totali ed esprimono il Governatore dal 2014.
Il candidato GOP sarà David McCormick, che ci riprova dopo che nel 2022 è stato sconfitto nelle primarie GOP per l’altro seggio senatoriale per soli 1.000 voti (da Mehmet Oz, fortemente voluto da Donald Trump e poi sconfitto alle elezioni da Sen. John Fetterman).
Esperto professionista e manager con alle spalle un percorso in McKinsey e dal 2009 in Brigewater (società di gestione di fondi di investimento) di cui divenne CEO nel 2017 per dimettersi definitivamente nel 2022. Ha servito nell’amministrazione del 43mo Presidente George W Bush (che lo ha apertamente supportato nelle sue campagne) ed è famoso per le rilevanti donazioni alle campagne di numerosi candidati GOP.
Ha sempre pubblicamente reso noto di non aver voluto contribuire alle campagne del 45mo Presidente Donald Trump sia nel 2016 che nel 2020 e ne ha denunciato le rilevanti responsabilità nell’attacco a Capitol Hill del 2021. Politicamente mette al centro il taglio delle spese federali, il rafforzamento della politica per la difesa nazionale e le strategie economiche e politiche di contrasto alla Cina.
I sondaggi danno in vantaggio Sen. Bob Casey Jr. abbastanza chiaramente, anche se i sondaggi realizzati nei giorni precedenti Ferragosto segnalano un recupero di David McCormick, in linea, del resto, con il leggero vantaggio attribuito al 45mo Presidente Donald Trump.
La Pennsylvania – con in palio un importante seggio senatoriale, ben 19 Grandi Elettori – sarà al centro della campagna di entrambi i partiti, con rilevanti investimenti pubblicitari che inonderanno lo Stato.
Wisconsin
Sen Tammy Baldwin (2012) si candida per il suo terzo mandato come senatrice, dopo aver rappresentato il Wisconsin alla Camera per 6 mandati dal 2000 al 2012.
Avvocato, molto liberale (fa parte del gruppo progressista dei DEM) e lesbica dichiarata ha conquistato il seggio – che era stato sempre vinto dal GOP dal 1952 in poi – nel 2012 con un successo di ben 6 punti per essere riconfermata nel 2018 con una maggioranza ancora più netta (11%). Dal 2017 è parte della leadership DEM del Senato.
Il Wisconsin è uno stato elettoralmente molto incerto: nel 2016 ha vinto Trump, mentre nel 2020 Biden si è imposto di misura (1%). Il GOP controlla il legislativo dello Stato, esprime 5 rappresentanti alla Camera su 8 e l’altro Senatore dello stato (Sen. Ron Johnson, in carica dal 2010 e riconfermato nel 2022), ma nel 2018 il DEM Tony Evans ha conquistato la poltrona di Governatore.
Il suo avversario sarà il manager di fondi di investimento Eric Hovde che, con il sostegno di Donald Trump, ha vinto le primarie GOP.
Inizialmente avevo considerato il seggio di Sen Tammy Baldwin come un seggio sicuro per i DEM, ma i sondaggi più recenti, pur continuando ad attribuire alla senatrice “incumbent” un certo vantaggio non consentono ancora di essere sicuri dell’esito delle elezioni. La tendenza però in favore di Sen. Tammy Baldwin pare abbastanza consolidata e confermata anche nelle rilevazioni più recenti che, invece, continuano a giudicare “tuo coso to call” la sfida presidenziale nello Stato.
Michigan
E’ un seggio “open” vista la decisione di non ricandidarsi di Sen. Debbie Stabenow (2000) che lo ha detenuto per ben 4 mandati, conquistandosi giudizi di autorevolezza e prestigio, soprattutto per la sua attenzione alle problematiche sanitarie (era stata assistente sociale prima di darsi alla politica). Con il suo ritiro dalla vita politica i DEM perdono una autorevole componente della leadership del Senato (dal lontano 2005) e una senatrice che ha guidato importanti Commissioni (da ultimo il “Senate Agricolture Committee”).
Dopo la vittoria di strettissima misura del 45mo Presidente Donald Trump nel 2016 (+0,3%), gli elettori dello stato si sono orientati verso i DEM che nel 2018 hanno conquistato il Governatore, nel 2020 hanno visto il 46mo Presidente Joe Biden imporsi di misura (+3%) e confermato l’altro seggio senatoriale (Sen. Gary Peters, 2014) e nel 2022 hanno eletto 7 dei 13 rappresentanti alla Camera.
Pur non avendo ricevuto l’esplicito sostegno della senatrice “incumbent” uscente, Rep. Elisa Stolkin – eletta alla Camera nel 2018 e da allora sempre riconfermata – ha vinto agevolmente le primarie DEM, caratterizzando la sua campagna grazie ad una grande capacità di raccogliere donazioni (oltre 16 milioni di dollari, di cui il 95% da donatori da non oltre 100 dollari ciascuno).
Il candidato GOP sarà Mike Rogers che ha rappresentato il Michigan alla Camera dal 2000 al 2014 e ha vinto (con il sostegno di Donald Trump) le primarie nonostante le controversie legate al fatto che avesse da tempo spostato la sua residenza (e la sua registrazione come elettore) in Florida.
Una “chicca” su questa sfida: Mike Rogers è stato agente speciale dell’FBI, mentre Rep. Elisa Stolkin ha lavorato alla CIA come analista per il Medio Oriente, è stata direttore per l’Iraq al NSC e consulente del Ministero della Difesa per il Medio Oriente.
I sondaggi danno un vantaggio, sia pure non ancora decisivo a Rep. Elisa Stolkin anche se il suo margine (stimato nel 2%) è il minore tra quelli dei 5 stati qui analizzati come è comprensibile trattandosi dell’unica sfida che non vede protagonista un “incumbent”. Un vantaggio leggero che è allineato ai sondaggi che assegnerebbero i 15 Grandi Elettori del Michigan a Kamala Harris.
Fermiamoci qui.
5 competizioni dai risultati ancora incerti ma con i 5 candidati DEM (tra cui 4 “incumbent”) in vantaggio.
Se gli esiti elettorali confermeranno le previsioni la composizione del Senato sarebbe: 49 GOP – 48 DEM.
In un prossimo articolo le informazioni sulle 3 sfide che saranno davvero decisive: Arizona, Montana e West Virginia.
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